Borse 10 febbraio. Seconda seduta debole per i mercati. Piazza Affari ha lasciato per strada lo 0,15 per centro.
MILANO – Borse 10 febbraio. Seconda sessione debole per i mercati del Vecchio Continente. Le varianti e i ritardi sui vaccini (con la conseguente proroga delle restrizioni) continuano a pesare sui listini che anche in questa seduta hanno avuto il segno meno.
Continua a frenare anche Piazza Affari, alla seconda chiusura in rosso di febbraio. Per Milano il cambio di passo, però, potrebbe essere alle porte. Due giorni, i prossimi, difficili prima di una ripresa che dovrebbe arrivare in concomitanza con il giuramento del governo Draghi e con il programma illustrato in Parlamento.
Borse 10 febbraio, Piazza Affari in negativo
Piazza Affari in questa seduta ha lasciato per strada lo 0,15%. A Milano gli occhi erano puntati su Mps, in sofferenza dopo il profondo rosso segnato nel 2020: perdita da 1,7 miliardi di euro. Un anno, quello appena trascorso, complicato anche per Unicredit. Il bilancio ha segnato -2,8 miliardi, una stima superiore a quella degli analisti.
In difficoltà anche gli altri indici del Vecchio Continente. Londra ha registrato un calo dello 0,1%. Più accentuato il rosso di Parigi (-0,36%) e Francoforte (-0,56%).
La giornata dei mercati si era aperta con il rialzo asiatico. Shanghai (+1,4%), Hong Kong (+1,9%), mentre Tokyo ha registrato un +0,2% dopo un inizio in calo. Bene anche Seul (+0,52%). Andamento che potrebbe non continuare vista la chiusura contrastata di Wall Street. Bene il Dow Jones (+0,20%), ma il Nasdaq (-0,25%).
Spread in calo
Ritorna a scendere, invece, lo spread. Chiusura intorno ai 94 punti per il differenziale con il rendimento decennale allo 0,48%. Anche in questo caso ci si aspetta una riduzione maggiore in caso di elezione del governo Draghi. L’euro, invece, è passato di mano a 1,2134 dollari e 127 yen.
Per quanto riguarda il petrolio, il Wti ha registrato un incremento dello 0,2% chiudendo a 58,44 dollari al barile. Brent (+0,3%) a 61,26 dollari.