Borse 11 ottobre 2021, Piazza Affari apre la settimana in negativo. Male l’industria ad agosto secondo l’Istat.

MILANO – Borse 11 ottobre 2021. Nuova giornata mista per i mercati europee. Tra i dati pubblicati in questa prima seduta della settimana, l’Istat ha stimato un calo della produzione industriale ad agosto (-0,2%) rispetto al mese di luglio.

L'opinione di Claudio Brachino

Un inizio di settimana complicato anche per il continuo aumento dei prezzi dell’energia, con il petrolio che è tornato sopra la soglia degli 80 dollari. Non sarà un mese semplice per i mercati e sicuramente le prossime settimane si prospettano ancora una volta contrastati. La speranza è quella di poter mettersi alle spalle il momento difficile e cercare di guardare al futuro con maggiore fiducia.

Piazza Affari in calo

Nuovo calo per Piazza Affari in questa giornata. Milano al termine della seduta ha perso lo 0,4%. Deboli anche Francoforte (-0,05%) mentre Londra e Parigi hanno registrato un rialzo dello 0,72% e dello 0,16%.

Chiusura mista anche in Asia. Seul ha terminato la sessione invariata, bene Hong Kong (+1,94%) e Tokyo (+1,6%). In negativo Shanghai (-0,01%). Un trend che potrebbe essere confermato anche nella seduta di martedì viste le difficoltà registrate a Wall Street. Il Dow Jones ha perso lo 0,72%, il Nasdaq lo 0,64%.

Wall Street
Wall Street

I mercati in tempo reale

Spread in rialzo

Ritorna in leggero rialzo lo spread. La chiusura del differenziale è avvenuta in area 103 punti, con il decennale che si è assestato allo 0,91%. Chiusura poco mossa, invece, per l’euro. La moneta europea è passata di mano a 1,1574 dollari e 131,1 yen.

I fari, come detto, erano puntati sul petrolio e le notizie non sono positive. Il contratto Wti, in scadenza a novembre, ha raggiunto 81,2 dollari al barile. In forte crescita anche il Brent che ha superato gli 84 dollari.

Riproduzione riservata © 2023 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Ottobre 2021 23:51


Nell’anno del lockdown 118.298 incidenti stradali con lesioni e 2.395 vittime

L’annuncio della Lego: “Niente più etichette di genere sui giocattoli”