Borse 15 settembre, la seconda ondata del coronavirus spaventa i mercati. Listini in rosso.
MILANO – Borse 15 settembre. Nuova giornata difficile per i mercati. L’aumento dei casi in tutto il mondo spaventa i listini, con la chiusura che è avvenuta in rosso nel Vecchio Continente.
Borse 15 settembre, Piazza Affari apre in rosso
La chiusura in negativo di Wall Street ha portato a terminare la seduta in rosso a Piazza Affari. La peggiore è stata Hong Kong. Il listino ha lasciato per strada l’1,58%. Male anche Tokyo (-0,51%) e Shanghai (-0,26%).
Crollano i listini anche nel Vecchio Continente. Piazza Affari è stata la peggiore lasciando per strada il 2,8%. Male anche Francoforte (-2,4%), Parigi (-2,4%) e Londra (-2,1%).
Dopo una partenza in negativo, condizionata dall’andamento dei mercati europei, Wall Street ha chiuso in recupero anche se con numeri negativi. Il Nasdaq ha lasciato per strada lo 0,48%. Meglio il Dow Jones che con il suo -0,07% è rimasto quasi invariato.
S&P: “Contrazione del Pil dell’8,9% nel 2020 per l’Italia”
Sono stati pubblicati i dati di Standard and Poor’s sul Pil italiano. “Una contrazione della crescita dell’8,9% – si legge nel documento, riportato da La Repubblica – seguito da un rimbalzo del 6,4% nel 2021. L’Italia è favorita nella ripresa dal suo settore manifatturiero piuttosto forte e dal Recovery Fund dell’Unione Europea“.
Una crescita che dovrebbe continuare anche nei prossimi anni. Nel 2022 possibile un aumento del 2,3%, nel 2023 del 2023.
Petrolio in calo
Inversione di rotta per il petrolio. Il Wti ha lasciato per strada il 2,5% a 39,94 dollari. Perdita uguale anche per il Brent che ha terminato la seduta a 42,25 dollari.
Chi ritorna a salire, dopo settimane di discesa, è lo spread che ha chiuso sopra i 130 punti base. Un andamento che rischia di confermarsi anche nei prossimi giorni, visto che il coronavirus continua a pesare sui mercati mondiali. E i primi effetti della seconda ondata cominciano a vedersi.