Borse 20 ottobre, listini incerti. Piazza Affari in positivo. Prima emissione di Sure

Borse 20 ottobre, listini incerti. Piazza Affari in positivo. Prima emissione di Sure

Borse 20 ottobre, listini incerti. Piazza Affari chiude in positivo.

MILANO – Borse 20 ottobre. Dopo un inizio di settimana difficile, i listini sperano di poter cambiare rotta. Periodo difficile per i mercati, con l’aumento dei contagi in tutta Europa che continua a pesare.

Giornata che si è confermata contrastata per i mercati. I listini continuano ad avere paura di un nuovo crollo e, i numeri, di queste settimane lo confermano.

Borse 20 ottobre 2020, Piazza Affari apre in positivo

La chiusura in negativo di Wall Street ha portato ad una apertura debole dei listini asiatici. Tokyo ha terminato la seduta in rosso: -0,44%. In positivo, invece, Shanghai (+0,44%) e Hong Kong (+0,02%).

Apertura e chiusura contrastata nel Vecchio Continente. La migliore è stata Piazza Affari che, trascinata dall’andamento positivo delle banche, è riuscita a guadagnare lo 0,56%. In rialzo anche Londra (+0,07%). In rosso, invece, Francoforte (-0,94%) e Parigi (-0,27%).

Borsa Milano

Chiusura in positivo per Wall Street. Il Dow Jones guadagna lo 0,40% mentre il Nasdaq lo 0,33%. Andamento che potrebbe fare bene ai listini asiatici nella giornata di mercoledì.

I mercati in tempo reale

Euro in rialzo, spread sopra i 130 punti

Continua la leggera risalita dello spread. Il differenziale ha chiuso a 134 punti, decennale pari allo 0,74%. In rialzo anche l’euro. La moneta del Vecchio Continente è passata di mano a 1,1835 dollari e 125 yen.

Per quanto riguarda le materie prime, il contratto Wti cede lo 0,26% stabilizzandosi a 40,57 dollari a barile e il Brent lo 0,75% a 42,30 dollari.

Prima emissione di Sure

Come riportato da La Repubblica, nella giornata di martedì 20 ottobre 2020 c’è stata la prima emissione di Sure. Una tranche da 17 miliardi complessivi. La scadenza di 10 anni avrà un ammontare di 10 miliardi di euro e pagherà un rendimento pari a 10 miliardi di euro.

L’emissione a 20 anni, invece, sarà di 7 miliardi e pagherà uno spread di 14 punti base. Le banche impegnate in questa operazione sono Barclays, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Nomura e UniCredit.