Borseggiatrici di Milano difese dalla consigliera Pd? La polemica
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Direttore: Alessandro Plateroti

La consigliera del Pd difende le borseggiatrici a Milano: è polemica

stazione ferrovia milano centrale

La consigliera Pd Monica Romano è stata accusata di difendere le borseggiatrici degli ATM dopo che ha pubblicato un post a riguardo.

Tra l’indignazione generale continua imperterrita l’opera delle borseggiatrici nelle metro e nelle stazioni di tutta Italia. Le ladre “furbette” vengono anche riprese mentre sono in azione. Sono sorte innumerevoli polemiche in seguito ai diffusi episodi di furto, in quanto le borseggiatrici verrebbero fermate sul momento per poi essere subito rilasciate.

Il post della consigliera Pd

La consigliera del Partito democratico di Palazzo Marino, Monica Romano, è stata accusata di difendere la privacy delle borseggiatrici. L’accusa sarebbe sorta in seguito alla pubblicazione di un posto da parte di Monica Romano che ha scatenato una feroce polemica nell’opinione pubblica.

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In questo senso la consigliera ha attaccato le pagine social che pubblicano i video delle borseggiatrici in azione. Secondo la consigliera del Partito Democratico, “l’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi ATM di Milano e di diffondere i video è violenza”. Sono queste le parole che compaiono sulla pagina Facebook della consigliera, attaccata successivamente da una bufera mediatica.

Tantissime le pagine sui social che condividono i video delle borseggiatrici all’opera, scatenando un’indignazione generale. Alla luce di questa situazione, numerosi cittadini, appellandosi alla giustizia, chiedono per quale motivo queste ladre non vengano perseguite penalmente.

stazione ferrovia milano centrale

In difesa di Romano, è intervenuto Michele Albiani, consigliere di Milano, sostenendo la posizione della politica, che successivamente è intervenuta in questo modo: “Ringrazio il collega Michele Albiani, da cui apprendo che #milanobelladadio ha anche un ritorno economico dimostrabile dalla diffusione dei video di furti e borseggi. Peraltro il suo gestore – tal “Giovanni” – non ha nemmeno il coraggio di dichiarare la sua identità, dal momento che nelle interviste rilasciate in queste ore non abbiamo modo di conoscere il suo cognome”, dice.

E continua ribadendo: “Tornando al tema della sicurezza in città, cerco di articolare meglio il mio punto di vista con l’appello che segue: Care concittadine e concittadini di Milano, giustificare la giustizia privata è inaccettabile. Chi difende questi sceriffi improvvisati dovrebbe seriamente ripassare i fondamentali sulle regole di convivenza civile in uno stato di diritto. Nessuno qui nega che esista un problema di sicurezza a Milano, così come in tante altre altre grandi città italiane ed europee.”

Albiani: “Non siamo nel far west”

Infine conclude: “Ciò che io ho espresso, è che la soluzione non è certo quella di filmare i volti di queste persone – spesso ragazze minorenni – per poi diffondere i video su canali che hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni. Non siamo nel far west, non ci possiamo svegliare una mattina e metterci a fare i giustizieri, e certamente non dobbiamo validare l’idea che ci si possa fare giustizia da soli. Rivolgiamoci alle autorità preposte, sempre. Se avete girato dei video, consegnateli alle autorità, non diffondeteli sui social media. Cerchiamo, insieme, di prevenire questa pessima deriva.”

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ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2023 15:22

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