Nuovo scontro tra Salvini e l’OIM. L’organizzazione: “Libia non porto sicuro”. Il vicepremier: “I migranti vanno riportati indietro”.
ROMA – Nuovo scontro sui migranti. Il portavoce dell’OIM, Flavio Di Giacomo, su Twitter attacca la scelta di riportare indietro i migranti salvati nel Mediterraneo: “Le 144 persone che erano in cattive condizioni fisiche sono stati portati in Libia e trasferiti in un centro di detenzione inclusi bambini e donne incinta. Ma la Libia non è un porto sicuro dove le persone salvate dovrebbero essere portate“.
Di seguito il tweet di Flavio Di Giacomo sulla questione migranti
Dure anche le parole della portavoce dell’Unchr, Carlotta Sami: “I principi a cui i governi devono attenersi – riporta il sito di Sky TG24 – sono quelli del porto sicuro e dell’intervento in acque internazionali. Se delle persone vengono salvate nel Mediterraneo devono essere portate in un posto sicuro e la Libia non lo è“.
Matteo Salvini replica alle accuse: “I migranti salvano ma devono essere riportati indietro”
Nessun pentimento per Matteo Salvini che risponde alle accuse delle organizzazioni: “I migranti – precisa il ministro citato da Sky TG24 – si salvano e si riportano indietro così la gente smette di pagare gli scafisti per un viaggio che non ha futuro, perché finisce o con la morte o con un’esistenza per le strade italiane. Più persone partono e più vittime ci sono. Chi vuole il bene dell’Africa fa di tutto per non fare partire più i cittadini“.
La questione migranti continua a tenere banco sui tavoli dei leader internazionali. Le ONG e le organizzazioni continuano a chiedere una linea più morbida per permettere ai rifugiati di arrivare in un porto sicuro. Ma l’Italia conferma la chiusura dei porti. Matteo Salvini non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro sulla questione e continua la sua battaglia agli scafisti e alle imbarcazioni che salvano in mare i migranti.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/salviniofficial/
