Botta e risposta tra Sala e Di Maio sulle chiusure domenicali dei negozi. Il sindaco a Milano: “Non rompano le palle”. Il vicepremier: “Sindaco fighetto”.
MILANO – Duro botta e risposta tra il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il ministro Luigi Di Maio. Il numero uno del capoluogo lombardo è ritornato sulla possibile chiusura dei negozi domenicale: “La trovo – riporta il sito di Repubblica – una follia. E perché proprio i negozi e non i giornalisti? Se la vogliono fare in provincia di Avellino la facciano ma a Milano è contro il senso comune. Pensassero alle grandi questioni politiche, non a rompere le palle a noi che abbiamo un modello che funziona e 9 milioni di turisti“.
Parole molto dure quelle di Sala che ha ribadito con forza la sua contrarietà a questa scelta del Governo che – come detto da Di Maio negli scorsi mesi – dovrebbe essere attuata nelle prossime settimane. Una decisione che non ha avuto l’appoggio di molti proprietari. Sicuramente se ne saprà di più con l’anno nuovo ma questo provvedimento dovrebbe essere confermato.
Chiusure domenicali, Di Maio risponde a Sala: “Un sindaco fighetto del PD”
Alle parole di Giuseppe Sala è arrivata tramite i social la risposta del vicepremier, Luigi Di Maio, che accusa il sindaco di Milano di essere “un fighetto del Partito Democratico“.
“Per il sindaco di Milano – si legge sul post scritto sulla propria pagina Facebook – i diritti delle persone sono una rottura di palle. Nessuno vuole chiudere nulla a Milano né da nessun’altra parte, ma chi lavora ha il diritto di non essere più sfruttato. Questo rompe le palle a un sindaco fighetto del PD? E chi se ne frega!“.
Di seguito il post di Luigi Di Maio su Facebook
Per il sindaco di Milano Sala i diritti delle persone sono una rottura di palle. Nessuno vuole chiudere nulla a Milano…
Pubblicato da Luigi Di Maio su Sabato 10 novembre 2018