La maggioranza continua a lavorare sulla bozza del reddito di cittadinanza: dalla lettera dell’INPS alla perdita dell’assegno dopo il primo no.
ROMA – La prossima settimana sarà quella decisiva per il reddito di cittadinanza e quota 100. Nella giornata di giovedì 17 gennaio 2019 è in programma il Consiglio dei Ministri per discutere del decretone che riguarda le due riforme chiave della maggioranza giallo-verde in attesa dell’arrivo in Aula. Per quanto il primo arrivano altre indiscrezioni che cambiano un po’ le attese della vigilia.
La prima novità è che potrebbe essere lo stesso INPS ad inviare una lettera a tutte le famiglie che potranno usufruire di questo beneficio. Una scelta da parte del Governo per consentire a tutti i destinatari di poterlo sfruttare visto che i requisti sono molti.
Per quanto riguarda le famiglie con invalidi civili il bonus dovrebbe toccare oltre 250 mila nuclei. A riferirlo è l’ANSA dopo aver visionato l’ultima bozza del decreto.
Reddito di cittadinanza, al primo no dopo dodici mesi l’assegno verrà revocato
Ma forse la novità più importante riguarda la revoca del reddito di cittadinanza in caso di un no dopo dodici mesi. La decadenza, infatti, potrebbe avvenire se il beneficiario rifiuterà una proposta di congrua al termine del primo anno. Non ci sono cambiamenti per quanto riguarda la definizione dell’offerta che nei primi sei mesi sarà fatta entro 100 km, poi entro i 250 km mentre se si superano l’anno e mezzo la persona potrà andare a lavorare in tutta Italia. In questo caso il cittadino potrà usufruire del reddito di altri tre mesi per le spese di trasferimento.
Novità anche per quanto riguarda la carta che potrà essere utilizzata per pagare l’affitto tramite bonifico. Inoltre il Governo sembra intenzionato a mettere dei limiti per il prelievo: 100 euro per i single mentre saranno 210 per una famiglia numerosa. La tessera che erogherà i soldi non potrà essere utilizzato per i giochi d’azzardo, altrimenti si perde il beneficio. Si parla di indiscrezioni che dovranno essere confermate in futuro.