Come cambia il Recovery Plan

Come cambia il Recovery Plan

La nuova bozza del Recovery Plan: più risorse a sanità, famiglie e giovani. In sospeso la governance.

ROMA – Più soldi a sanità, famiglie e giovani ma nessun passo indietro sulla governance. Sembra essere questa la sintesi della nuova bozza del Recovery Plan redatta dal ministro Gualtieri dopo l’incontro con i partiti. Un’apertura, quindi, a Italia Viva e Partito Democratico per allontanare la crisi.

Da capire se le cifre (al momento top secret) soddisfano i renziani e se il partito dell’ex premier accetterà il no del premier Conte al Mes, altro punto fondamentale del programma presentato al ministro Gualtieri.

La nuova bozza del Recovery Plan

Il ministro Gualtieri ha accolto, in parte, le richieste avanzate da Italia Viva e Partito Democratico. In particolare, come riportato da La Repubblica, è stato eliminato il capitolo riguardante la cyber security e sono stati rivisti i fondi dedicati a sanità, famiglie, giovani e infrastrutture sociali. Da capire se i soldi messi per questi settori soddisferanno i renziani.

Anche il Partito Democratico è riuscito ad ottenere fondi maggiori per la disabilità, i servizi sociali, il terzo settore, gli anziani e gli asili nido. E’ rimasta in sospeso, invece, la questione della governance. Il premier Conte non sembra essere intenzionato a fari passi indietro. La decisione sarà presa molto probabilmente il Consiglio dei ministri.

Roberto Gualtieri

I prossimi passi

La nuova bozza è attesa nelle prossime ore sul tavolo di Palazzo Chigi. Successivamente il premier Conte la invierà ai ministri in vista del decisivo Cdm.

Una riunione che servirà a capire se si potrà continuare con questo esecutivo oppure procedere ad un rimpasto o ad una verifica in Senato. Le aperture arrivate dal ministro Gualtieri sembrano allontanare lo spettro di una crisi, ma tutte le ipotesi sono ancora possibili e la decisione da parte dei renziani sarà presa solo dopo aver visionato la bozza.