Braccio di ferro Rai-Governo sul Festival di Sanremo 2021. Il Cts frena sulla presenza del pubblico. E Amadeus pensa ad un passo indietro.
ROMA – Continua il braccio di ferro tra la Rai e il Governo sul Festival di Sanremo. I ministri Speranza e Franceschini frenano sulla presenza del pubblico al Teatro Ariston. Da viale Mazzini, invece, si spinge per avere i figuranti per dare un segnale di ripartenza.
Una tensione che potrebbe portare al passo indietro di Amadeus. Il direttore artistico ha ribadito all’amministratore delegato Salini che un Sanremo senza pubblico non avrebbe senso.
L’escamotage della Rai e i dubbi del Cts
La Rai continua a premere per il pubblico utilizzando l’escamotage trovato insieme al Governo per le altre trasmissioni. Il dpcm prevede la presenza negli studi dei figuranti. E da viale Mazzini ribadiscono che il Festival è uno spettacolo televisivo e non teatrale come detto da Speranza e Franceschini.
I dubbi sulla presenza del pubblico sono avanzati anche dal Cts. Come riportato dal Corriere della Sera, gli esperti hanno ricordato che le norme del Dpcm non prevedono la presenza di spettatori nei teatri. L’altro elemento è la situazione sanitaria. Da qui a marzo la Liguria potrebbe cambiare colore e, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, non ci sarebbe nessuna apertura. Da valutare anche la possibilità di un rischio assembramenti all’esterno dell’Ariston.
Il sindaco di Sanremo preoccupato
Le parti sono al lavoro per trovare la soluzione ma il passo indietro di Amadeus resta sul tavolo e, di conseguenza, l’annullamento del Festival. Uno scenario che preoccupa (e non poco) il sindaco di Sanremo. “Dopo un 2020 devastante dal punto di vista economico-finanziario, la mancata realizzazione del Festival, unitamente alla reiterata chiusura del Casinò, produrrebbe un immediato minor introito di rilevante entità da portare il Comune di Sanremo al default“, l’allarme lanciato dal primo cittadino sui social.