Brasile: assalto al Parlamento, arrestati 400

Brasile: assalto al Parlamento, arrestati 400

I sostenitori di Bolsonaro, in Brasile, ieri hanno preso d’assalto la sede del Parlamento contro la vittoria di Lula.

La metà del paese ha votato per ultranazionalista populista Jair Bolsonaro e non ha accettato la sconfitta alle elezioni presidenziali che ha visto la vittoria di Lula. A Brasilia, la capitale del Brasile, è accaduto qualcosa che ricorda il 6 gennaio 2021, l’assalto a Capitol Hill a Washington per mano dei sostenitori estremisti di Trump. La retorica dell’ex presidente Bolsonaro, infatti, ha alimentato queste proteste, come la sua assenza alla cerimonia di insediamento di Lula e la fuga in Florida.

Il Brasile è finito nel caos. Già dopo il risultato delle elezioni molti sostenitori di Bolsonaro avevano creato disordini nelle città. Ma ieri migliaia di bolsonaristi hanno deciso direttamente di attaccare la sede del potere per protestare contro il nuovo governo. Il neo presidente Lula nel suo discorso al Congresso ha dichiarato attaccato il suo predecessore dicendo che ha minacciato la democrazia brasiliana. Dopo i disordini di ieri ha convocato una riunione d’emergenza con i ministri mentre per oggi è convocata una riunione con i 27 governatori.

Brasile

La condanna di Lula: assalto fascista

Lula ha definito l’attacco alle istituzioni democratiche del Brasile “vandalo e fascista” e ha decretato l’intervento delle forze federali. “Tutti i responsabili saranno individuati e giudicati, queste persone devono essere punite in modo esemplare” ha poi aggiunto Lula. “Valutiamo la possibilità” di schierare “l’esercito per far sgomberare”.

La polizia ha usato lacrimogeni e cercato di contenere la folla. Ci sono volute diverse ore prima di ristabilire l’ordine a Brasilia. I manifestanti hanno sfondato i cordoni di sicurezza e distrutto le finestre della facciata del palazzo del congresso e sono riusciti a irrompere. Ora la situazione sembra essere tornata sotto controllo come garantisce il ministro della Giustizia. Sono in circa 400 le persone arrestate dopo vari scontri. Nel frattempo è stato rimosso il governatore di Brasilia Ibaneis Rocha dal giudice della Corte suprema Alexandre de Moraes.

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