Brasile: Bolsonaro indagato per l'assalto alle istituzioni
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Direttore: Alessandro Plateroti

Brasile: Bolsonaro indagato per l’assalto alle istituzioni

Jair Bolsonaro

L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro è sotto inchiesta per l’assalto alle sedi delle istituzioni democratiche.

La Corte Suprema del Brasile sta indagando Bolsonaro per tentato golpe per l’assalto alle sedi delle istituzioni dell’8 gennaio da parte di migliaia di suoi sostenitori. “Le dichiarazioni di Jair Bolsonaro sono state un’ulteriore occasione in cui l’ex presidente si è messo in una posizione teoricamente criminale ed offensiva nei riguardi delle istituzioni, in particolare la Corte Suprema” ha detto il giudice supremo Alexandre de Moraes.

La procura nazionale ha messo quindi sotto inchiesta l’ex presidente per avere fomentato la folla a tentare di capovolgere il sistema in segno di opposizione ai risultati che hanno visto la vittoria di Lula. Secondo Bolsonaro le elezioni sono state manipolate dalla Corte Suprema e del Tribunale superiore elettorale. Intanto, il ministro della Giustizia, Flavio Dino, ha annunciato che nei prossimi giorni ci saranno altri arresti di coloro che hanno preso d’assalto le sedi delle istituzioni.

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Jair Bolsonaro
Jair Bolsonaro

L’ex presidente avrebbe spinto al tentativo di golpe

“È importante segnalare che Bolsonaro è incorso in modo reiterato negli stessi comportamenti per i quali ora è sotto inchiesta”, ha aggiunto il giudice. Secondo il testo della sua sentenza, il giudice ha accolto la richiesta del procuratore generale che include tra le prove un video di Bolsonaro due giorni dopo la rivolta in cui afferma che l’attuale presidente è stato scelto dalle autorità brasiliane e non è stato eletto dai cittadini.

A peggiorare il quadro, è stato ritrovata una bozza di un decreto nell’abitazione dell’ex ministro della Giustizia del governo Bolsonaro, Anderson Torres. Il decreto stabilisce l’adozione dello “stato di difesa” presso il Tribunale superiore elettorale (Tse) con l’obiettivo di rivedere il risultato delle elezioni che hanno dato esito favorevole a Lula. La Costituzione brasiliana prevede la possibilità dello “stato di difesa” per “conservare o ristabilire tempestivamente, in luoghi ristretti e determinati, l’ordine pubblico o la pace sociale minacciati da gravi ed imminenti dissesti istituzionali”.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 14 Gennaio 2023 9:21

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