Brasile, l’Italia chiede la reclusione del calciatore Robinho

Brasile, l’Italia chiede la reclusione del calciatore Robinho

L’ex calciatore Robinho è stato condannato per la violenza sessuale di gruppo avvenuta su una donna di 23 anni nel 2013.

Risale al 22 gennaio 2013 lo stupro di gruppo avvenuto a Milano su una 23enne, per cui il governo italiano ha chiesto al Brasile che venga eseguita la pena di 9 anni di reclusione a carico dell’ex calciatore di Milan e Real Madrid, Robinho. La condanna è avvenuta in via definitiva il 19 gennaio scorso, insieme a quella nei confronti dell’amico implicato nel caso.

Robinho

La vicenda

La vicenda è accaduta in un locale notturno di Milano, dove la giovane albanese si trovava per festeggiare il suo compleanno. Stando a quanto emerso dalle indagini sul caso, avrebbe fatto bere la ragazza fino a renderla incosciente. Dopo, avrebbe abusato della ragazza in un guardaroba del locale, insieme ad altre persone: il gruppo ha violentato la vittima a turno, senza che lei potesse opporsi.

Il Ministero della Giustizia ha inoltrato al Brasile la richiesta di estradizione per l’ex attaccante il 24 gennaio scorso, chiedendo anche l’esecuzione della sentenza nei confronti di Ricardo Falco, amico dell’ex attaccante brasiliano. Gli altri colpevoli dello stupro non sono stati mai rintracciati.

Il ministro della giustizia, Carlo Nordio, chiede che il caso sia sottoposto alla competente autorità giudiziaria brasiliana affinché autorizzi l’esecuzione della pena di nove anni di reclusione inflitta a Robson de Souza. La richiesta di estradare Robinho e Falco nel settembre 2022, è stata respinta lo scorso novembre perché l’articolo 5 della Costituzione brasiliana vieta l’estradizione dei cittadini nazionali.