Brasile, ucciso l’imprenditore Fabio Campagnola

Brasile, ucciso l’imprenditore Fabio Campagnola

Una lite per futili motivi ha causato la morte di Fabio Campagnola, proprietario italiano di una gelateria in Brasile.

Fabio Campagnola era proprietario di una gelateria a Francês e socio da tre anni di un altro locale a Ponta Verde. Una discussione banale nata proprio davanti il suo locale è sfociata in dramma, con il delitto dell’uomo che lascia un figlio piccolo di 7 anni. Arrestato l’aggressore e sua moglie accusata di complicità.

Polizia

Fabio Campagnola, italiano di 50 anni, era proprietario dal 2013 di una gelateria, “Il Meneghino”, a Francês, ed era anche socio da tre anni di un altro locale a Ponta Verde. Originario di Casale Monferrato, frazione Casale Popolo (Alessandria), era padre di un figlio adulto, che non vivrebbe in Brasile, e uno di 7 anni. Martedì in seguito ad una banale lite l’uomo è stato ucciso a colpi di pistola nello Stato dell’Alagoas, proprio davanti al suo locale.

La vicenda

La discussione sarebbe avvenuta davanti alla gelateria con un ex militare in pensione, proprietario di un B&B a Praia de Frances, a causa del posizionamento di un carretto di churros. Oltre all’uomo stesso, ad essere complice dell’omicidio sarebbe stata anche sua moglie che ha spinto suo marito a commettere il gesto.

Il sindaco della città di Casale Monferrato resta a disposizione della famiglia colpita dalla perdita. “Ai suoi cari il cordoglio e la vicinanza della comunità casalese”, dichiara Federico Riboldi. Un concittadino di Campagnola scrive sui social: “Non ci sono parole, ma per te amico mio devo trovare la forza di farlo. Prima come avversari in campo, poi come compagni di squadra, poi come veri amici… quanti ricordi in campo e fuori, giornate intere passate insieme, serate indimenticabili, momenti importanti della nostra vita, indelebili nella mia mente”.

L’amico della vittima poi continua scrivendo: “Anche qualche litigata ci siamo fatti, però poi il giorno dopo era tutto come prima. Anche in questi anni a km di distanza la tua videochiamata non mancava mai. Ti ho voluto bene come un fratello, nella vita dicono che i veri amici si contano sulla punta della dita di una mano. Tu eri e sarai per sempre parte di quella mano”. 

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