Brescia: donna strangolata con un foulard, il badante assolto

Brescia: donna strangolata con un foulard, il badante assolto

Salvatore Spina, il badante accusato di omicidio dell’86enne Diva Borin, è stato assolto. Il vero assassino è ancora a piede libero.

In seguito al ritrovamento della donna strangolata con un foulard, nella sua casa a Brescia, il suo badante è stato accusato di omicidio. Per lui una pena di 14 anni e 4 mesi, ma dopo tre anni e mezzo l’accusato viene assolto. A smentire l’accusa sono state le perizie medico-legali che hanno escluso la possibilità che l’uomo fosse coinvolto nell’accaduto.

Polizia

L’omicidio

Nel marzo 2019 Diva Borin, una donna di 86 anni, è stata trovata senza vita nella sua abitazione di Urago Mella, a Brescia. Dai segni riportati sul collo si conferma che l’anziana sia stata strangolata con un foulard, e l’unico sospettato è sempre stato Salvatore Spina, il suo badante. L’uomo è un 41enne, dipendente di un supermercato della zona, di cui la signora si fidava cecamente, tanto da avergli intestato parte della sua eredità.

Salvatore Spina assolto

Dopo tre anni e mezzo Salvatore viene assolto dall’accusa per non aver commesso l’omicidio. Dopo una lunga indagine, il giudice dell’udienza preliminare Andrea Gaboardi ha sentenziato che la donna è stata uccisa ma non dal suo badante. All’uomo erano stati dati 14 anni e 4 mesi di carcere, ma solo fra novanta giorni sapremo le motivazioni della sentenza del giudice.

Seppur l’accusato Salvatore Spina abbia sempre confessato di essere innocente, il Tribunale ha deciso di procedere con il suo arresto con le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti. Le ultime perizie medico-legali, però, avrebbero smentito la possibilità di una morte prima delle 23 dell’1 marzo 2019, gli orari che invece venivano contestati a Spina che, secondo le prove, alle 20.30 non si trovava più in zona.

Quindi Diva Borin sarebbe morta nella notte e qualcuno l’ha uccisa prima che Spina la trovasse senza vita a mezzogiorno del 2 marzo. Le indagini continuano perché significa che il vero assassino è ancora a piede libero.

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