Un neonato prematuro è morto a Brescia dopo aver contratto il batterio serratia marcescens all’ospedale.
Tragedia a Brescia. Un neonato prematuro è morto nella giornata di martedì all’ospedale Civile a causa di un’infezione provocata dal batterio serratia marcescens. Secondo quanto riportato dal Secolo XIX, il bambino era ricoverato insieme al proprio gemellino, fortunatamente non rimasto contagiato dal batterio.
I Nas hanno acquisito la documentazione del reparto e fatto i primi accertamenti subito dopo l’accaduto. Intanto la direzione dell’ospedale ha attivato le misure di contenimento sanitarie. Sarebbero infatti diversi i bambini che presentano i sintomi della malattia.
Brescia, neonato morto dopo aver contratto un batterio in ospedale
Il batterio serratia marcescens è il ceppo più diffuso del batterio serratia, particolarmente resistente all’aggressione degli antibiotici. Si tratta di un tipo di batterio che viene contratto solitamente negli ambienti ospedalieri, e causa sintomi come febbre, brividi, insufficienza respiratoria e shock settico. All’infezione da serratia possono associarsi malattie al tratto respiratorio, al tratto urinario, intra-addominali, cutanee, oculari e dei tessuti molli, meningite, osteomielite, artrite, endocardite, otite e parotite.
Contagio agli Spedali di Brescia, altri 8 bambini coinvolti
Secondo quanto riferito dalle fonti provenienti dall’ospedale, sarebbero otto i neonati coinvolti nel contagio. Per alcuni si tratterebbe però solo di colonizzazione. L’infezione colpisce il sistema gastrointestinale dei bambini prematuri ed è curabile tramite antibiotici.
La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti. Per Brescia è questo il primo caso specifico, ma negli anni scorsi si era registrato un problema sanitario simile negli ospedali di Mantova, Como e Cosenza.
