Brexit, la sterlina perde terreno e scende sotto gli 1,2 dollari. Johnson minaccia elezioni anticipate se non dovesse passare il suo piano.
Il caso Brexit affonda la sterlina dopo aver creato un clima di forte instabilità in Gran Bretagna. La decisione di Johnson di sospendere l’attività parlamentare ha dato il via a una rivolta di massa combattuta a suon di dichiarazioni e raccolte firme. Johnson ha minacciato elezioni anticipate se dovesse essere sabotato il suo piano, Il clima di incertezze ha avuto ovviamente ripercussioni sui mercati.
Inizia la battaglia parlamentare contro Boris Johnson (che minaccia elezioni anticipate)
Il timore è che Johnson possa voler procedere con il no deal trascinando il Paese fuori dall’Ue con conseguenze al momento inimmaginabili. E poco rassicuranti. La battaglia contro Johnson si è trasformata in un piano di contrasto per rimandare la Brexit, con il nuovo numero uno britannico che ha minacciato nuove elezioni nel caso in cui il suo piano dovesse incontrare ostacoli parlamentari.

Caso Brexit, la sterlina scende sotto la soglia di 1,2 dollari
La Borsa non premia la linea dura di Johnson. La sterlina, per la prima volta dal 2017, scende sotto gli 1,2 dollari, Una battuta di arresto, anzi un tracollo che pesa e non poco sulla situazione economica del Paese che rischia di complicare ulteriormente un’uscita dall’Unione europea che si preannuncia complicata anche nella migliore delle ipotesi.