Brexit, la May chiede rinvio al 30 giugno. Ma si va verso il no

Brexit, la May chiede rinvio al 30 giugno. Ma si va verso il no

Theresa May chiede un rinvio al 30 giugno per la Brexit. L’Unione europea va verso il respingimento della richiesta, la dead line è troppo vicina alle elezioni di maggio.

Nuovo capitolo del caso Brexit, con la richiesta di rinvio avanzata da Theresa May che ha chiesto all’Unione europea di fissare la scadenza al prossimo 30 giugno.

Theresa May

Brexit, richiesta di rinvio da parte di Theresa May

La notizia arriva direttamente da Londra e rappresenta il primo passo della nuova (e strana) collaborazione tra la May e Corbyn. L’ipotesi rinvio era quella più accreditata dopo la bocciatura del no deal alla Camera dei Comuni, ma l’impressione è che la proposta di Londra vada verso un no secco da parte di Bruxelles, preoccupato dall’incombenza delle elezioni europee, fissate per il mese di maggio.

Brexit, ostacolo Elezioni europee: sì al rinvio ma di almeno dodici mesi

Stando alle indiscrezioni provenienti da Bruxelles, l’Unione europea sarebbe disposta a concedere un rinvio ma un rinvio lungo di almeno dodici mesi.

La proposta della May si scontra inevitabilmente con le Elezioni europee in programma per il mese di maggio, e l’uscita di Londra dall’Ue andrebbe a inserirsi inevitabilmente nella campagna elettorale. Il tutto senza avere una chiara idea sul futuro dei britannici, che potrebbero trovarsi in Europea fino a data da destinarsi ma senza una rappresentanza in Parlamento.

La seconda ipotesi vederebbe l’elezione di rappresentati britannici all’Europarlamento salvo poi dover fare i conti con il problema dei seggi vuoti nel caso in cui Londra dovesse ufficializzare la sua uscita dall’Unione europea.

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