Lo speaker della Camera vieta il terzo voto proposto da Theresa May, che intanto prosegue le trattative con la fazione dei dissidenti. Pressioni da Bruxell: poco tempo a disposizione e l’accordo non cambia.
Nuovo colpo di scena a Londra, dove lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, ha deciso di vietare il terzo voto di ratifica sulla Brexit. Il voto doveva essere sullo stesso accordo già presentato in precedenza da Theresa May.
Brexit, lo speaker della Camera vieta il terzo voto di Theresa May
Stupore tra lo staff della May, da dove hanno fatto sapere di non essere stati avvertiti delle intenzioni dello speaker. La via adottata è stata comunque quella della diplomazia, visto che non sono stati rilasciati commenti sulla vicenda.
Theresa May temporeggia, manca ancora un accordo con i dissidenti
La cosa certa, l’unica in questo groviglio intorno alla Brexit, è che in questo momento Theresa May non è in gradi di presentare una nuova offerta in quanto le trattative con la fazione dei dissidenti ancora non sono concluse e soprattutto sarebbero ancora ben lontane dalla risoluzione con un accordo.
Tensione nell’Unione europea
Aumenta la tensione anche in Unione europea, dove sta maturando la consapevolezza che un ritardo eccessivo dell’uscita di Londra potrebbe portare a un paradosso in vista delle prossime Elezioni europee, in programma per maggio. Il rischio è che Londra debba prendere parte alle elezioni salvo poi abbandonare il parlamento europeo dopo poche settimane lasciando i seggi vacanti. Uno scenario che l’Ue non è disposto ad accettare.
Chiara la posizione espressa da Bruxelles, da cui hanno fatto sapere di essere intenzionati a concedere un’altra settimana alla May, ma di non essere disposti a rivedere l’accordo raggiunto, che continua ad essere l’unico disponibile se si vuole arrivare a un’uscita concordata dall’Ue evitando una hard Brexit.