L’imprenditore Flavio Briatore si scaglia contro il governo Meloni durante un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano.
“A un certo punto l’uomo del fare si rompe i c…..i”. Le dichiarazioni rilasciate da Flavio Briatore, imprenditore e socio della ministra Daniela Santanché, si oppongono alle ultime decisioni del governo Meloni. Nel colloquio con Antonello Caporale del Fatto Quotidiano, dice che “non perde tempo con lumache, carne sintetica, eccetera”.
Secondo il disegno di legge discusso dal Consiglio dei Ministri, vengono stabilite “disposizioni per il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici”. Il governo ha quindi deciso di vietare la produzione e la commercializzazione di alimenti sintetici, in particolare della carne coltivata in laboratorio attraverso la coltivazione cellulare di cellule animali staminali.
La bufera della carne sintetica
A tal riguardo, Flavio Briatore durante un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano ha detto che “un uomo del fare non perde tempo con lumache, carne sintetica, eccetera”. L’attacco si riferisce agli alimenti e alla carne sintetica, su cui l’esecutivo si è imposto duramente.
Ma sulla questione l’imprenditore sostiene “tu mangia come vuoi e io come voglio”, soffermandosi su quello che definisce come un semplice vociferare per coprire i problemi reali. “Ti metti a perdere tempo con il fascismo, via Rasella eccetera. Allora a me viene un dubbio. Che tu non abbia null’altro da fare e da dire”, aggiunge.
“I politici non hanno mai lavorato”
Briatore si era soffermato anche sulla questione delle concessioni balneari, per cui si sarebbe dovuto pagare di più per l’acquisto delle spiagge. E poi, le priorità del governo che appaiono come argomenti superflui in un contesto in cui i veri problemi sarebbero altri, come ad esempio “dare casa a chi non ne ha”.
“Penso che i politici non sappiano cosa sia il lavoro e non per colpa loro ma perché non hanno mai lavorato. Questa è la pura verità. Tutti: destra, sinistra eccetera. Dunque parlano di cose che non interessano per buttare la palla in tribuna”, dichiara, aggiungendo poi che sul Pnrr “stiamo per fare una ciclopica figura di merda se, come leggo, rimandiamo indietro i soldi”.
Non trascura neanche il reddito di cittadinanza per cui, per l’imprenditore, nulla è cambiato nonostante le tante riforme. “Macché, questi ragazzi hanno uno stile di vita strano, distante, diverso. Accettano di campare con poco ma non di fare lavori impegnativi, molte ore al giorno e avere un gruzzoletto rispettabile. Vogliono altro”.