Scandalo al British Museum: rubati oggetti preziosi

Scandalo al British Museum: rubati oggetti preziosi

Negli ultimi giorni un dipendente del British Museum è stato licenziato perché accusato di aver rubato alcuni oggetti preziosi.

Colpo di scena al British Museum di Londra, dove un dipendente è stato licenziato dopo la scomparsa di alcuni oggetti. Si tratta di gioielli, oro e pietre preziose del museo che sono stati “rubati o danneggiati”, secondo quanto riferito dalla Bbc.

Monete oro antiche

Caos al British Museum

Visitato ogni anno da più di sei milioni di persone, il British Museum contiene milioni di oggetti dal valore inestimabile. Solo una piccola parte di questi è esposta al pubblico, mentre il resto viene conservata in magazzino per tutelare la loro integrità.

Si è scatenato il caos però nell’istituzione culturale più famosa del Regno Unito, dopo la notizia di un membro dello staff che potrebbe avere rubato, nascosto o perduto alcuni dei reperti. Il dipendente del museo è stato quindi licenziato, e sono state disposte “misure di emergenza” per rafforzare la sicurezza.

“Abbiamo rafforzato le misure di sicurezza e stiamo lavorando assieme a un gruppo di collaboratori esterni per compilare una lista definitiva di ciò che risulta scomparso, danneggiato e rubato”, ha detto il direttore del museo, Hartwig Fischer.

Gli oggetti scomparsi

Il museo ha fatto sapere che tra gli oggetti scomparsi ci sono piccoli pezzi d’oro, gioielli e gemme di pietre semipreziose, risalenti a un periodo compreso tra il 1500 avanti Cristo e l’Ottocento. Questi venivano usati perlopiù per scopi di ricerca e per lo studio accademico, e la maggior parte di loro era conservata in una delle moltissime sale usate come deposito all’interno della struttura.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa PA Media, sarebbero stati presi o danneggiati prima del 2023, e per un arco di tempo “significativo”.

Il direttore del British Museum, Hartwig Fischer, ha definito il fatto accaduto “decisamente insolito” per il museo. George Osborne, il presidente del consiglio di amministrazione, ha già preso provvedimenti disciplinari contro la persona che si ritiene essere la responsabile.

Inoltre, sono state avviate indagini indipendenti per comprendere come ciò si potesse evitare, ma anche per fare in modo che non succeda di nuovo. Il museo ha chiarito che intende fare causa alla persona licenziata, di cui non è stato diffuso il nome.