Soldi in meno in fase di dichiarazione dei redditi 2025: una serie di cambiamenti per le famiglie italiane. Cosa c’è da sapere.
La dichiarazione dei redditi del 2025 porterà con sé una novità che rischia di cogliere impreparati molti contribuenti italiani, che riguarda, nei fatti, una riduzione fino a 260 euro nel rimborso fiscale. La causa principale di tale cambiamento è presente nella Legge di Bilancio 2024, che ha introdotto modifiche importanti all’IRPEF e ai criteri applicati alle detrazioni. Le nuove disposizioni hanno, dunque, delle conseguenze importanti, soprattutto per chi supera la soglia dei 50.000 euro di reddito annuo. Scopriamo, dunque, cosa cambia.
Dichiarazione redditi 2025 e riforma IRPEF: chi guadagna e chi perde
Nel 2023, L’IRPEF era organizzata in quattro scaglioni. Dal 2024, questi sono stati ridotti a tre, con la fusione dei primi due sotto un’unica aliquota del 23%.
Ciò, nei fatti, ha comportato un risparmio per i contribuenti che avevano redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro, in precedenza tassati al 25%. Il governo – poi – ha introdotto una franchigia di 260 euro che limita le detrazioni fiscali al 19%, ad eccezione delle spese sanitarie.

Tale franchigia si applicherà a partire dalla dichiarazione del 2025 per chi ha un reddito superiore ai 50.000 euro. In pratica, anche se questi contribuenti beneficeranno di una riduzione dell’aliquota IRPEF, saranno penalizzati da minori detrazioni e per tale ragione avranno un rimborso fiscale più basso rispetto agli anni precedenti.
Gli effetti sulle famiglie
Le famiglie con redditi più alti – nella maggior parte composte da professionisti, dirigenti o lavoratori autonomi – saranno tra le più colpite, come è facile da intuire.
La riduzione delle detrazioni riguarderà, nello specifico, spese importanti come quella dell’istruzione dei figli e gli interessi sul mutuo.
I contribuenti non sono ancora pienamente consapevoli dell’impatto di questa nuova normativa e per questo motivo alcuni potrebbero accorgersi dei cambiamenti solo all’atto del conguaglio fiscale che avrà come risultato un rimborso meno corposo.