Bufera sull’Inps, Anastasio: “Era solo una provocazione”

Bufera sull’Inps, Anastasio: “Era solo una provocazione”

Dopo il caos al 3-I, Claudio Anastasio chiede scusa per l’errore commesso, dichiarando: “Aborro il fascismo”.

Ammette di aver commesso un “gravissimo errore” quando aveva solo intenzione di provocare una reazione nel CdA. La reazione l’ha scatenata, e anche forte, Claudio Anastasio, l’ex presidente di 3-I che nei giorni scorsi si è dimesso dopo aver citato il discorso di Benito Mussolini con cui, il 3 gennaio del 1925, rivendicava la responsabilità politica del delitto Matteotti.

Giorgia Meloni

“Avrei potuto citare Stalin, Gramsci, Shakespeare, invece ho citato quelle parole perché nella mia cultura, parlando di patria e senso dello Stato, quelle parole erano più fresche. Ma un ho fatto un errore pazzesco per il contesto storico di quel discorso, che in nessun modo però ho legato al delitto Matteotti”, spiega Claudio Anastasio.

“Aborro il fascismo”

L’ex presidente di 3-I, Claudio Anastasio, dopo la polemica scatenata dalla sua citazione di Benito Mussolini, ha voluto scusarsi ammettendo di aver commesso un “gravissimo errore”. “La mia era una provocazione. Sicuramente ho commesso un gravissimo errore, volevo provocare una reazione nel CdA, parlando di patria, senso dello Stato, responsabilità dei singoli ed ho commesso un gravissimo e imperdonabile errore”, afferma.

Dichiara di aborrire il fascismo, ma comunque di non sentirsi libero di “citare una frase idonea a trasmettere un concetto”. Afferma di essere stato un collaboratore di Romano Mussolini – ovvero il figlio del Duce – ma non per questo si è mai comportato “né pubblicamente né privatamente da fascista”.

Poi Anastasio spiega ciò che è accaduto. Fondamentalmente, il primo motivo è stato “colpire il governo imputando l’incapacità progettuale”. Il secondo, “fermare 3-I significa per gli Enti continuare a gestire le miliardarie gare d’appalto”. L’ex presidente lo definisce un sabotaggio al Pnrr e al governo. “Quando ho preso l’incarico, mi sono assunto la responsabilità di non creare un problema a questo governo quindi ho dato le dimissioni immediate”.