“Buffonata senza senso”, Feltri esplode: “dobbiamo solo battere le mani a Elon Musk”

“Buffonata senza senso”, Feltri esplode: “dobbiamo solo battere le mani a Elon Musk”

Il nuovo editoriale di Vittorio Feltri scatena ancora l’opinione pubblica: ecco le sue dichiarazioni su Elon Musk e le accuse di “saluto fascista”.

Vittorio Feltri, editorialista di spicco, ha sollevato un nuovo dibattito attraverso il suo ultimo intervento video su IlGiornale.it, concentrandosi su un gesto compiuto da Elon Musk durante un evento legato all’insediamento di Donald Trump. Feltri ha definito la polemica sul presunto “saluto fascista” di Musk come una “buffonata priva di senso”.

Il gesto di Elon Musk e le accuse: parla Feltri

Durante il suo discorso, Musk ha alzato la mano in un gesto che, secondo alcuni, richiamerebbe il saluto romano. 

Feltri, tuttavia, ha sminuito l’accaduto, sottolineando che si tratta di una normale espressione gestuale priva di connotazioni politiche. 

“Gli americani non sanno neanche cosa sia il fascismo”, ha dichiarato l’editorialista.

Ha poi aggiunto che il saluto romano, storicamente attribuito a Giulio Cesare, non dovrebbe essere automaticamente associato al fascismo. 

“Chiunque accenni a fare un gesto simile viene accusato di essere fascista o di evocare il fascismo. Non si sa bene per quale interesse”, ha detto.

Il successo di Musk e gli elogi: “Dovremmo imitarlo”

Feltri non ha mancato di elogiare il miliardario, definendolo un uomo di straordinario successo, capace di costruire un impero economico attraverso il duro lavoro. 

“Dobbiamo solo battere le mani e cercare di imitarlo”, ha affermato.

Secondo Feltri, è assurdo che un gesto così banale sia stato trasformato in un motivo di accusa. “Rimproverare Musk per un gesto del genere è la cosa più stupida che si possa immaginare”, ha concluso.

Le parole di Feltri hanno acceso maggiormente il dibattito, dividendo il pubblico tra chi lo sostiene e chi lo critica. 

Il tema dell’associazione automatica di certi gesti al fascismo continua a polarizzare l’opinione pubblica, soprattutto in un contesto politico internazionale sempre più teso come quello attuale.