Bunker e rifugi sotterranei in Italia: dove andare in caso di Guerra Mondiale
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Direttore: Alessandro Plateroti

Bunker e rifugi sotterranei in Italia: dove andare in caso di Guerra Mondiale

Corridoio bunker

Dove andare in caso di guerra mondiale: dalle strutture antiatomiche ai rifugi naturali, ecco cosa sapere per prepararsi.

Negli ultimi anni, e in particolare con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, è cresciuto l’interesse per i rifugi sotterranei in Italia, luoghi storici costruiti soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, ma che oggi suscitano nuove domande: dove si trovano, sono ancora agibili e, in caso di emergenza, potremmo davvero utilizzarli?

Sul tema dei bunker antiatomici, cioè strutture progettate per resistere a un attacco nucleare, regna invece il silenzio. Non esistono mappe o documenti ufficiali pubblici che ne indichino ubicazione, capacità o condizioni. A differenza della Svizzera, l’Italia non ha una legge specifica che regoli la costruzione o l’accesso a questi rifugi in caso di guerra. Le informazioni potrebbero essere classificate, oppure semplicemente non disponibili al pubblico.

Ma mentre il mistero sui bunker antiatomici resta fitto, alcuni rifugi storici sono stati restaurati e aperti al pubblico. Ecco un viaggio lungo lo Stivale per scoprire dove si trovano i principali bunker e rifugi sotterranei visitabili.

Bunker
Bunker, il corridoio – newsmondo.it

Nord Italia: dai monti dell’Alto Adige alle gallerie di Milano

In Alto Adige, presso il Passo delle Palade, si trova il Bunker Gampen, lungo circa 1,5 km e costruito tra il 1935 e il 1939. Oggi è visitabile e ospita mostre temporanee.

A Milano, il Rifugio 87 in Viale Luigi Bodio è un bunker antiaereo di 220 m² a 2 metri di profondità, con dieci stanze, due bagni e una cucina. Altri rifugi milanesi si trovano in via Cesare Battisti, sotto Piazza Grandi e in zona Stazione Centrale.

A Torino ci sono due rifugi notevoli: uno sotto il Palazzo Civico, accessibile tramite un tunnel di 30 metri, e un altro sotto Piazza Risorgimento, lungo 40 metri, riaperto nel 1995.

Centro e Sud Italia: i bunker reali e borbonici

A Roma, il bunker di Villa Ada, costruito tra il 1940 e il 1942 per la famiglia reale, includeva porte blindate, filtraggio dell’aria, servizi e perfino veicoli di emergenza. È oggi visitabile grazie a interventi di restauro.

Sempre a Roma, il rifugio di Villa Torlonia, ex residenza di Benito Mussolini, è un altro esempio emblematico. Costruito a 6 metri di profondità, con pareti in cemento armato, non fu mai usato, ma oggi è un museo aperto al pubblico.

Fuori Roma, spiccano le gallerie del Monte Soratte: una vera e propria città sotterranea riadattata come bunker antiatomico durante la Guerra Fredda. I lavori furono però interrotti negli anni ’70 come riportato da bunkersoratte.it

A Napoli, la Galleria Borbonica, costruita nel 1853 per ordine di Ferdinando II di Borbone, venne usata come rifugio durante i bombardamenti. Oggi è uno dei percorsi sotterranei più affascinanti della città e regolarmente aperto ai visitatori.

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ultimo aggiornamento: 7 Ottobre 2025 9:20

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