Buoni welfare aziendali: migliorare il benessere dei dipendenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Buoni welfare aziendali: vantaggi e funzionamento

impiegati ufficio stretta mano

I buoni welfare aziendali rappresentano una forma di remunerazione aggiuntiva di crescente popolarità.

Tra i vari strumenti di incentivazione che le aziende possono utilizzare per migliorare il benessere dei loro dipendenti, i buoni welfare aziendali spiccano per versatilità e ampia applicazione. Questi particolari benefit, anche noti come ticket restaurant, buoni pasto o buoni acquisto, offrono la possibilità di acquistare prodotti o servizi, rappresentando così un’interessante forma di vantaggio sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Ma vediamo più da vicino di cosa si tratta e come funzionano.

Cosa sono esattamente i buoni welfare aziendali

I buoni welfare aziendali sono tecnicamente dei fringe benefit, ovvero quei beni e servizi extra offerti ai dipendenti oltre allo stipendio contrattuale. Possono variare notevolmente in base al loro taglio, che solitamente oscilla tra 1€ e 25€, e possono essere utilizzati per l’acquisto di vari prodotti o servizi, dalla mobilità sostenibile all’assistenza sanitaria, dai corsi di formazione alle attività ricreative, passando naturalmente per i buoni pasto o di acquisto per beni di uso quotidiano.

Come funzionano e chi ne ha diritto

La modalità di erogazione dei buoni welfare può essere diretta, inserendoli in busta paga, o indiretta, attraverso prestazioni specifiche. Il loro utilizzo varia in base al tipo di buono: quelli pasto sono spendibili in quelle attività commerciali che prevedano la vendita o il consumo di beni alimentari ad esempio ristoranti e supermercati, mentre i buoni acquisto hanno un’applicazione più ampia che può coprire anche beni e servizi al di fuori dell’ambito alimentare. È importante sapere che non tutti i negozianti accettano i buoni welfare, quindi è fondamentale verificare preventivamente le convenzioni stipulate dalla società emittente.

Dove spendere i buoni

Uno degli aspetti pratici da considerare è dove e come spendere i buoni. La loro accettazione può dipendere molto dalla rete di convenzioni della società emittente, per cui è essenziale informarsi in anticipo. Esistono diversi servizi online specializzati nella creazione di buoni di acquisto e ticket restaurant, un esempio tra tutti la società specializzata Edenred attiva in Europa già dagli anni 70 e ad oggi presente in Italia e in molti altri paesi. Essa offre diverse soluzioni sia cartacee che digitali, facilmente acquistabili online, anche da liberi professionisti, ditte individuali e società.

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Vantaggi fiscali

Non da ultimo, i buoni welfare offrono interessanti vantaggi fiscali. Per i datori di lavoro la deducibilità può arrivare al 100%, mentre per i liberi professionisti è del 75%. Per il lavoratore, invece, questa forma di remunerazione aggiuntiva è esente da tassazione fino a un certo limite (4€ per il formato cartaceo e 8€ per quello digitale), rappresentando quindi un beneficio netto.

Chi li riceve e condizioni di obbligatorietà

I beneficiari dei buoni welfare sono piuttosto vari e comprendono tutti coloro che sono legati da un rapporto di lavoro con l’azienda, sia esso un contratto di lavoro subordinato, a termine, part-time o di collaborazione coordinata e continuativa. È importante tuttavia ribadire che, sebbene molti contratti collettivi nazionali di lavoro prevedano forme di welfare aziendale, questi benefit non sono obbligatori per legge a meno che non siano espressamente indicati nel contratto di lavoro.

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ultimo aggiornamento: 16 Maggio 2024 17:34

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