Omicidio in Francia: un’anziana di 81 anni uccisa e nascosta in un borsone. Ritrovata con gravi ferite al volto e al collo.
In Francia, il cadavere di un’anziana di 81 anni è stato ritrovato dentro un borsone abbandonato lungo un sentiero boschivo. La vittima, di cui era stata segnalata la scomparsa pochi giorni prima, presentava il volto fracassato e gravi ferite al collo, presumibilmente inflitte con un coltello.
L’atroce scoperta ha portato all’apertura di un’indagine condotta dal pubblico ministero, mentre le autorità hanno arrestato il principale sospettato: il vicino di casa della donna, un uomo di 35 anni.
La dinamica del ritrovamento dell’anziana e i dettagli macabri
Il corpo dell’anziana 81enne è stato scoperto venerdì 22 novembre da alcuni escursionisti, come riportato da Today.it, i quali hanno notato una borsa sospetta sul bordo di un sentiero.
“Sembrava piuttosto pesante“, ha dichiarato il pubblico ministero. Quando le autorità hanno aperto il borsone, si sono trovate di fronte a una scena raccapricciante: il corpo della donna era ripiegato su se stesso, con il volto gravemente danneggiato.
Gli investigatori ipotizzano che la vittima sia stata colpita violentemente con un oggetto massiccio prima di subire ulteriori ferite al collo, apparentemente inferte con un’arma da taglio.
La scomparsa della donna era stata denunciata martedì dal genero, preoccupato per il silenzio insolito della suocera. La ricerca è culminata nella macabra scoperta, che ha svelato ulteriori dettagli inquietanti.
Nella casa della vittima sono state trovate tracce di sangue, alcune delle quali erano state tentativamente ripulite.
Un litigio e una misteriosa confessione
Le indagini si sono subito concentrate sul vicino di casa della vittima, con il quale la donna aveva avuto un’accesa discussione pochi giorni prima dell’omicidio.
Pare che il litigio fosse stato scatenato da questioni banali, come alcune perdite d’acqua. Nonostante il suo arresto, il vicino nega di essere l’autore del delitto.
“Ho scoperto la sua vicina morta in casa“, avrebbe dichiarato agli inquirenti. Tuttavia, l’uomo avrebbe anche ammesso di aver ripulito il sangue e di aver trasportato il corpo nel bosco dentro il borsone.
“È un viaggio di tre chilometri, che avrebbe percorso a piedi“, ha spiegato il magistrato. Questa versione lascia molti interrogativi, tra cui il motivo del suo comportamento e la dinamica precisa dei fatti.