Caffè Trucillo: diffondere la cultura dell'Espresso Italiano nel mondo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Caffè Trucillo e la missione di diffondere la cultura dell’Espresso Italiano nel mondo

chicchi caffè tostati

Da più di 70 anni, la famiglia Trucillo lavora per produrre caffè di qualità e per condividere il suo know how in tutto il globo.

La qualità non ha bisogno di tante presentazioni o di fronzoli: essa si vede, si sente e si palesa in modo immediato e palpabile, anche con un semplice sorso da una tazzina. Da Caffè Trucillo, questo è sempre stato l’obiettivo principale nel corso di tutti e settantatré gli anni di attività. L’azienda del Salernitano, infatti, ha messo a punto – sin dalla sua fondazione nel 1950 – una filiera produttiva del caffè in cui selezione (anche sul posto), controllo qualità ed etica giocano un ruolo fondamentale, affinché venga realizzato il miglior prodotto possibile. Ma la sua azione non si ferma qua: l’aspirazione finale è quella di far conoscere e diffondere tale qualità nel mondo, portando in alto la cultura del Caffè Espresso Italiano, in bar, locali, negozi, ma anche con un’Accademia appositamente dedicata.

La storia dell’azienda: una passione di famiglia

chicchi caffè tostati

Salerno, 1950. Cesare Trucillo è un giovane uomo che scopre in una grande tradizione della sua terra, quella del caffè napoletano, la passione della sua vita. Creati i primi contatti e coinvolti i fratelli Umberto, Matteo e Vittorio, inizia a tostare e a vendere personalmente i chicchi dell’amata bevanda, andando così a creare la Caffè Moka Salerno. Ricerca costante di alti livelli qualitativi e autenticità sono caratteristiche presenti già da subito, e sono talmente forti da affascinare anche il figlio di Cesare, Matteo, al punto da spingerlo ad entrare nell’azienda negli anni ’80.

Con il suo ingresso in ditta, il savoir faire della tradizione del padre si intreccia sempre più strettamente all’innovazione e alla ricerca costante, e si assiste ad un cambiamento molto significativo. L’azienda prende il nome di Cesare Trucillo Spa, così da legarla indissolubilmente alla storia di famiglia e a quella del suo creatore. Citando le parole di Matteo, infatti, “Il caffè che noi facciamo porta il nostro nome e, con esso, tutto ciò che vi è racchiuso: perché noi siamo il nostro caffè“.

La volontà diventa allora non solo quella di “racchiudere” in quel nome produzioni di pregio, competenze, valori ed etica, ma anche di diffonderlo il più possibile come autentico esempio di Caffè Espresso Made in Italy. La divulgazione di una vera e propria cultura a 360° dell’arte del caffè, da come viene effettuata la scelta delle materie prime, alla torrefazione, alla preparazione pratica della bevanda, acquista dunque un ruolo fondamentale per l’impresa. E questa condivisione passa da una copertura commerciale ad ampio raggio, che oggi tocca 40 Paesi nel mondo, occupando il 60% della produzione (come riporta Il Sole 24 Ore); dall’apertura dei raffinati Coffee Shop nella lontana Dubai (ad oggi sono attivi 4 locali); ma anche da un vero e proprio centro di formazione per tutti i professionisti, l’Accademia Trucillo, guidato dalla terza generazione della famiglia, incarnata nella figura di Antonia.

I valori di Caffè Trucillo verso il futuro

Con una tradizione settantennale alle spalle, l’azienda salernitana può proiettarsi verso il futuro, forte di un know how rodato, una qualità riconosciuta, un buon posizionamento all’estero e una cultura aziendale affermata. In quale direzione? Sicuramente, quella del continuo perfezionamento nella selezione delle materie prime e dei processi. Questo è infatti un passaggio fondamentale, che significa soprattutto conoscere meglio il proprio prodotto e il proprio settore. Antonia Trucillo in prima persona, in qualità di marketing manager e Q-grader, intraprende spesso viaggi tra Centro e Sud America, Asia e Africa per conoscere da vicino i luoghi e le persone che producono effettivamente i chicchi impiegati dall’azienda, e scegliere i migliori. Per lo stesso motivo, un Coffe Lab, cioè un Laboratorio Qualità, è sempre attivo nella valutazione del livello qualitativo delle miscele ideate, a garanzia di un prodotto controllato.

Un’altra grande traiettoria è poi quella di fare leva sui valori di trasparenza e rispetto, verso i clienti, ma dapprincipio verso i dipendenti. La sostenibilità sociale è infatti tenuta di gran conto: garantire sicurezza, formazione e crescita alle persone che costituiscono l’azienda si ripercuote positivamente sull’attività dell’impresa stessa, e sulla società tutta. La grande spinta verso la divulgazione e la conoscenza della cultura del caffè parte dagli stessi intenti: avere un impatto di valore sul mondo circostante.

In ultimo, anche la sostenibilità ambientale è un vettore che trasporta la Trucillo direttamente nel futuro. Con una Certificazione Biologica guadagnata da più di 20 anni, la ditta produttrice di caffè sceglie materie prime che siano coltivate e raccolte con pratiche non invasive per il Pianeta, e pratica l’economia circolare, destinando gli scarti di produzione (la silverskin esterna dei chicchi) all’agricoltura biologica. Un impianto fotovoltaico produce inoltre internamente quasi il 60% dell’elettricità impiegata ogni anno dallo stabilimento dell’azienda. E tutta la plastica monouso usata per i processi interni è stata sostituita da materiale riciclabile e biodegradabile. Per un Made in Italy di ieri, oggi e domani.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2023 15:00

Burioni fa luce sul farmaco ‘anti Covid’ non utilizzato: “Inspiegabile”

nl pixel