Cala il costo dell’Rc Auto a maggio 2024: le novità

Cala il costo dell’Rc Auto a maggio 2024: le novità

Il presidente di Ivass, Luigi Federico Signorini, annuncia una riduzione del premio medio dell’Rc auto a maggio 2024.

Dopo un periodo di aumento dei premi assicurativi causato dall’inflazione, il mercato dell’Rc auto mostra segnali di rallentamento nella crescita dei costi. A maggio 2024, il premio medio dell’Rc auto si è attestato a 400 euro, un valore leggermente inferiore a quello registrato nel 2019, periodo pre-pandemia. Il presidente dell’Ivass, Luigi Federico Signorini, ha comunicato questi dati durante la presentazione della relazione annuale dell’autorità per le assicurazioni.

assicurazione auto

La riduzione del premio medio dell’Rc Auto

Il calo attuale segue una tendenza che si era invertita nella seconda metà del 2022, quando l’inflazione ha spinto verso l’alto i premi assicurativi, culminando in un incremento del 7,9% alla fine del 2023 rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i primi mesi del 2024 hanno visto un rallentamento di questa crescita, culminato nella significativa riduzione registrata a maggio. Signorini ha espresso fiducia che questa tendenza al rallentamento possa continuare nei prossimi mesi, offrendo un sollievo ai consumatori italiani che hanno visto aumentare i costi assicurativi negli ultimi anni.

Crescita del settore assicurativo e diversificazione dei rami

Parallelamente alla dinamica dei premi Rc auto, il settore assicurativo ha visto una crescita significativa in altri rami, come quello dei danni. Per il terzo anno consecutivo, la raccolta nel ramo danni è aumentata, registrando un incremento del 6,6% e raggiungendo i 38 miliardi di euro. Questo aumento è trainato dalla crescita delle coperture per rischi diversi dall’Rc auto, indicando una diversificazione delle preferenze e delle esigenze degli assicurati.

Tra il 2014 e il 2023, l’incidenza dei comparti salute (che include malattia e infortuni) e property (che copre incendi, elementi naturali e altri danni ai beni) è salita dal 32% al 40%, avvicinandosi al 42% del comparto auto. Questo cambiamento riflette una maggiore consapevolezza e una crescente domanda di protezione contro una gamma più ampia di rischi.

Il presidente Signorini ha sottolineato l’importanza di questa diversificazione per la stabilità e la resilienza del settore assicurativo, osservando che la maggiore diffusione di coperture per rischi non auto contribuisce a bilanciare le dinamiche di mercato e a mitigare l’impatto di eventuali fluttuazioni nei premi Rc auto.

Mentre i premi dell’Rc auto iniziano a rallentare, il settore assicurativo italiano continua a evolversi, con una crescente enfasi su coperture per rischi diversificati. Questo trend non solo aiuta a stabilizzare il mercato, ma offre anche maggiori opportunità di protezione per i consumatori.