Shock nel calcio: giocatori del Padova accusati di violenza sessuale, parla la vittima

Shock nel calcio: giocatori del Padova accusati di violenza sessuale, parla la vittima

Padova Calcio nella bufera: un forte scandalo travolge due calciatori accusati di violenza sessuale, società in silenzio.

In una vicenda che ha scosso profondamente il mondo del calcio italiano, il tribunale ha emesso una condanna di primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione per Michael Liguori, calciatore del Padova. La sentenza riguarda eventi risalenti al 2018, quando una giovane di Alba Adriatica denunciò una violenza sessuale aggravata.

Calciatore accusato di violenza sessuale: la sentenza che sconvolge lo sport

“Avevo detto di no, è andato avanti lo stesso”: queste le parole della vittima come riporta FanPage.it, che all’epoca dei fatti era minorenne. Sei anni dopo, attraverso il suo legale, emerge che la giovane ha cercato di lasciarsi alle spalle il trauma, rifiutando di rivivere quei momenti drammatici: “oggi non vuole più parlare di quel giorno, né lei né la sua famiglia”, dice il suo avvocato.

I fatti risalgono al 5 luglio del 2018 quando Liguori, in compagnia di Andrea Perozzi, avrebbe invitato due ragazze minorenni fuori. A quanto pare, le due giovani sarebbero state costrette a fare sesso: “essendosi trovato solo con la ragazza appena presentatagli e conducendo la minore in una zona isolata, con violenza consistita nell’afferrare con forza la testa del ragazza spingendola contro il proprio membro la costringeva ad un rapporto orale”, continua ancora FanPage.it.

Nonostante la sentenza di primo grado, i due continuano a dichiararsi innocenti.

La situazione si complica ulteriormente per il Padova Calcio con il coinvolgimento di un secondo giocatore, Carmine Cretella, in un’altra indagine per presunta violenza. Il centrocampista è stato rinviato a giudizio dal tribunale di Messina per fatti risalenti al 2020, quando militava nell’Acr Messina.

La posizione del Padova Calcio

La società veneta ha mantenuto una posizione di attesa, dichiarando di non voler esprimere “alcun tipo di valutazione in merito alla vicenda fintantoché la giustizia non si sarà espressa con una sentenza definitiva in ultimo grado di giudizio”. Una scelta che ha suscitato polemiche nella città, con il sindaco Sergio Giordani (ex direttore sportivo della squadra locale) che ha preso pubblicamente posizione “a favore delle donne”.