Il calciomercato invernale per le squadre di Serie A e B si apre giovedì 3 gennaio. La chiusura è stata posticipata a fine mese.
Dopo la sessione estiva, torna il calciomercato invernale. Il cosiddetto “mercato di riparazione” consentirà alle squadre italiane – appunto – di riparare agli errori commessi in estate. Tra reparti da sistemare, lacune da colmare e rose semplicemente da impreziosire, si preannuncia un periodo piuttosto caldo – nonostante le rigide temperature invernali – per il nostro calcio.
Per i tifosi è tempo di sognare… nuovamente. Con ogni probabilità, sarà un mercato ricco di operazioni low cost, tipiche della finestra di gennaio. Prestiti con obbligo o diritto di riscatto, scambi alla pari, trasferimenti a prezzi stracciati: l’imperativo è mettere una o più toppe per “sopravvivere” fino al termine della stagione.
Calciomercato invernale 2019, quando comincia
Il calciomercato invernale di Serie A e B comincia ufficialmente giovedì 3 gennaio 2019. A partire da questa data sarà possibile depositare i nuovi contratti. Molte società hanno già imbastito trattative e stretto accordi con altri club (il Milan, ad esempio, ha chiuso da tempo l’affare Paquetà), ma per l’ufficialità dei trasferimenti bisogna aspettare il pronti-via del mercato. Come nelle ultime sessioni, anche questa si terrà all’Hotel Melià di Milano (via Masaccio 19).
Calciomercato invernale 2019, quando finisce
Prevista inizialmente il 18 gennaio, la chiusura del calciomercato invernale 2019 è stata spostata alle ore 20 del 31 gennaio. Lo scorso 20 dicembre, infatti, la Lega Serie A – a seguito della richieste di molte società di uniformare la sessione di gennaio italiana con il resto dell’Europa – ha deciso di prorogare la finestra fino a fine mese, ristabilendo la tradizionale deadline.
Come detto, si prospettano quattro settimane (o giù di lì) lunghe e intense, ricche di trattative, voci e indiscrezioni più o meno attendibili. Anche questo fa parte del calciomercato. È giunta l’ora di correre ai ripari, evitando di commettere altri errori.