La Cassazione ha respinto il ricorso del Bologna e dell’ex presidente Frascara: secondo i giudici, Calciopoli non alterò la classifica.
A distanza di vent’anni, Calciopoli continua a far parlare di sé, non solo per gli effetti sportivi ma anche per le implicazioni legali che ha lasciato dietro. Il campionato di Serie A 2004/05 fu segnato da uno scandalo che coinvolse dirigenti, arbitri e società di vertice, sollevando dubbi sull’integrità dei risultati sportivi. Da allora, diverse squadre escluse dal giro dei grandi hanno cercato di ottenere giustizia in sede civile.

Il lungo strascico legale del caso Calciopoli
Tra queste, il Bologna e il Brescia hanno portato avanti una battaglia legale per ottenere un risarcimento. Entrambe le squadre ritenevano che gli illeciti accertati avessero inciso sulla loro retrocessione in Serie B. Il Bologna, in particolare, chiuse quella stagione a pari punti con il Parma, perdendo poi lo spareggio salvezza, mentre il Brescia retrocesse direttamente. Per i ricorrenti, senza le distorsioni del sistema emerse da Calciopoli, il finale del campionato sarebbe stato diverso.
La decisione della Cassazione: nessun risarcimento
Il 7 marzo 2025, la Corte di Cassazione ha emesso una sentenza destinata a chiudere definitivamente la questione. Secondo i giudici, gli eventi legati a Calciopoli non provocarono un cambiamento significativo nella classifica finale del campionato 2004/05. In sostanza, pur riconoscendo che ci furono comportamenti scorretti, la corte ha stabilito che non esiste un nesso diretto e provabile tra tali comportamenti e la retrocessione delle due squadre.
In particolare, la società Victoria 2000, collegata all’ex presidente Gazzoni Frascara, è stata criticata per non aver saputo confutare adeguatamente le conclusioni delle sentenze precedenti. I giudici hanno così confermato quanto già deciso nel processo di Napoli: Calciopoli non alterò in maniera sostanziale i risultati sportivi, rendendo quindi infondata la richiesta di risarcimento.
Con questa sentenza, la giustizia mette un punto fermo: il Bologna non avrà alcun indennizzo per la retrocessione del 2005, e la storia sportiva di quell’anno resta, almeno per la legge, immutata. Come riportato da sportmediaset.mediaset.it