Il ministro Calderoli ha attaccato le opposizioni sull’autonomia differenziata. Spicca anche un commento “contro” i napoletani.
Non ha fatto sconti il ministro Calderoli al termine delle prime audizioni in commissione Affari costituzionali alla Camera sull’autonomia differenziata. Il noto politico ha attaccato le opposizioni, e nel farlo ha offeso, in modo non esattamente indiretto, anche i napoletani.
Calderoli: tra autonomia differenziata, sinistra e napoletani
Calderoli ha spiegato la sua visione in merito all’autonomia differenziata e la posizione contraria della sinistra: “Dal primo ciclo di audizioni sull’autonomia, con ‘esperti’ invitati dalla sinistra, emergono con chiarezza pregiudizi puramente ideologici, un allarmismo immotivato e fantasiose ipotesi di pericolo che evidentemente sono figlie di un’avversione politica alla riforma”.
Ancora più forte il passaggio seguente: “Prima di fare politica e lanciarsi in giudizi avventati, forse certi professoroni dovrebbero quantomeno mettersi alla prova con le elezioni e farsi eleggere in Parlamento. Io nel dubbio continuerò a portarmi il Maalox ma inizio a essermi stancato di sentire certa sinistra con l’eterno ‘chiagne e fotte‘ di partenopea memoria”.
Il Pd insorge: “Contro i napoletani”
Proprio questo ultimo passaggio con chiaro riferimento ai napoletani ha fatto insorgere la sinistra con il Pd che ha ritenuto “inaccettabili” le parole di Calderoli.
A parlare è stato il deputato democratico, responsabile nazionale Sud e aree interne, Marco Sarracino: “Oltre ad essere ancora una volta offensive nei confronti dei napoletani, rappresentano la solita operazione di distrazione di massa da parte di chi, oltre a non voler entrare mai nel merito, è ben consapevole di aver scritto un provvedimento sbagliato e ingiusto”.
Un parere condiviso anche da Toni Ricciardi, deputato del Pd e componente dell’ufficio di presidenza del gruppo della Camera, che ha aggiunto come il ministro si confermi “l’antimeridionalista per eccellenza”.