Mentre in Italia e in Europa si sono registrate temperature ben oltre al di sopra della media, negli Usa e Giappone ondate di gelo intense.
Negli ultimi giorni abbiamo registrato in Italia, ma anche in tutta Europa, temperature molto più alte rispetto alla media stagionale. Dall’altra parte del mondo, però, c’è lo stato d’emergenza a causa delle tempeste artiche che stanno affrontando Stati Uniti e Giappone con ondate di gelo intense. Secondo gli esperti del clima questi due aspetti diametralmente opposti sarebbero in realtà la conseguenza del cambiamento climatico. Caldo record e freddo record sono quindi due facce della stessa medaglia.
Decine di morti in Giappone e negli Stati Uniti per l’ondata di freddo estremo. Biden ha dichiarato lo stato di emergenza per un paese attanagliato da neve e gelo. Mentre in Italia il 2022 è stato l’anno più caldo di sempre, da quando sono iniziate le rilevazioni meteorologiche nel 1800. Secondo dati CNR /Ispra/Protezione civile, da gennaio a novembre 2022 la temperatura media nazionale ha registrato un +1,08° rispetto alla media del periodo. Il Nord segna un +1,38°, il Centro +1,01° e il Sud +0,85°.
Natale caldo nel Mediterraneo e gelido negli Usa
Un Natale primaverile con temperature miti e sarà lo stesso per Capodanno con 5-6 gradi in più rispetto alla media. Secondo gli esperti però il caldo record che si è registrato in queste feste di Natale non è scollegato dalle tempeste artiche che si sono verificate dall’altra parte del mondo negli stessi giorni.
“Sono le conseguenze – spiega il climatologo Gozzini – del cosiddetto jet-stream, la naturale circolazione d’aria ad andamento sinuoso che a 9-12 km di altitudine attraversa tutto il pianeta, influenzando il posizionamento dei sistemi di alta e bassa pressione”. Questa intensità può essere stata influenzata dai cambiamenti climatici determinando temperature molto basse a causa dell’aria fredda di quelle latitudini e temperature miti nel Mediterraneo a causa dell’aria di origine nord-africana.
“La curva, muovendosi con andamento sinuoso porta alla localizzazione dei centri di alta e bassa pressione, determinando, dunque, le condizioni meteo a livello locale” ha concluso il climatologo.