La nuova iniziativa di Calenda mira a rafforzare l’integrità dei parlamentari, con critiche rivolte a Renzi e Conte.
Carlo Calenda, leader del partito Azione, ha recentemente presentato una proposta di legge focalizzata sulla regolamentazione dei conflitti di interesse, sia a livello esecutivo nazionale e regionale sia per i membri del Parlamento.
Questa mossa, annunciata in una conferenza stampa a Montecitorio, rappresenta un passo significativo verso il rafforzamento della trasparenza e dell’integrità nella politica italiana. “Oggi presentiamo una regolamentazione complessiva dei conflitti di interesse“, ha dichiarato Calenda, sottolineando la carenza normativa italiana in questo ambito e le critiche mosse dal Consiglio d’Europa.
La proposta di Calenda: posizione su Renzi
La proposta di legge, che mira a introdurre una disciplina dei conflitti di interesse ispirata al codice di condotta europeo, non intende proibire agli eletti di svolgere altri incarichi retribuiti. Tuttavia, impone loro l’obbligo di trasparenza verso gli elettori e l’astensione in situazioni di conflitto di interesse oggettivo.
“Non vieta un parlamentare di svolgere un altro incarico… ma gli elettori lo dovranno sapere”, spiega Calenda, introducendo un principio di trasparenza che manca nel panorama politico italiano. La proposta si estende anche ai membri del governo, richiedendo incontri ufficiali e la registrazione delle parti incontrate in un registro delle lobby.
Rispetto alla posizione dell’ex alleato Matteo Renzi, membro del board del Future investment initiative, Calenda chiarisce: “Può continuare a farsi pagare dall’Arabia Saudita, ma non partecipare a votazioni che riguardano quello Stato“. Tale approccio dimostra la volontà di bilanciare le libertà individuali degli eletti con la necessità di salvaguardare l’integrità delle loro funzioni pubbliche.
Movimento 5 Stelle: un partito di destra
Calenda non risparmia critiche al Movimento 5 Stelle, definendolo un partito di destra che si maschera da sinistra. Questa dichiarazione segue le recenti osservazioni di Giuseppe Conte su Biden e Trump, che hanno suscitato dibattiti nel panorama politico.
“Per me – ha spiegato Calenda – il Movimento 5 Stelle è un partito di destra che fa finta di essere di sinistra.” Il leader di Azione esprime preoccupazione per le alleanze politiche future e la capacità del M5S di collaborare con forze politiche di diversa orientazione, come già avvenuto in passato.
Al di là della proposta sui conflitti di interesse, Calenda accenna anche alla necessità di una riforma della Rai, invitando il Partito Democratico a un’azione congiunta. Secondo Calenda, è fondamentale che le forze politiche si concentrino su proposte concrete piuttosto che su azioni simboliche come i sit-in.
“Se il Pd la vuole presentare insieme a noi siamo contentissimi. Se lo si vuole fare in una manifestazione pubblica in cui si spiega questa proposta non c’è problema, ma noi non siamo pagati per fare sit-in, siamo pagati per fare proposte“, afferma, ponendo l’accento sull’importanza del lavoro legislativo rispetto alle dimostrazioni pubbliche.