Calenda “cancella” Fedez, Tony Effe e Ferragni: “Non me ne frega niente!”

Calenda “cancella” Fedez, Tony Effe e Ferragni: “Non me ne frega niente!”

Carlo Calenda racconta con ironia la sua convivenza con Lapo Elkann ai tempi della Ferrari e “commenta” Fedez, Tony Effe e la Ferragni.

Carlo Calenda è tornato a parlare di una delle fasi più insolite della sua vita, quella in cui ha condiviso un appartamento con Lapo Elkann. Durante un’intervista a Sette (Corriere della Sera) e ripresa da MowMag.com, il leader di Azione ha rivelato dettagli inediti della loro convivenza, iniziata negli anni in cui entrambi lavoravano in Ferrari. 

Calenda, retroscena inediti sulla convivenza con Lapo

Calenda racconta con un sorriso: “Con Lapo eravamo in Ferrari insieme, siamo entrati lì praticamente nello stesso periodo e abbiamo condiviso l’appartamento per un po’ di tempo. Poi mi sono sposato, è venuta mia moglie e siamo andati via. Era molto ragazzino all’epoca, diverso da oggi. Era molto simpatico, creativo, ma ovviamente incasinatissimo. Infatti, se doveva andare a fare la spesa, non c’era verso di fargli comprare le cose che servivano, tornava con cento chili di mozzarelle”.

Calenda racconta anche che, per un breve periodo, lui, sua moglie e Lapo vivevano insieme, prima di trovare una casa. 

Una situazione inusuale che però non è stata l’unica nella vita di Calenda: “Prima di vivere con Lapo avevo convissuto con altri due ragazzi”, spiega, aggiungendo che la Ferrari non offriva grandi stipendi, ma lavorare per il marchio era considerato un privilegio.

La vita notturna e la partita del cuore

Quando gli viene chiesto della vita notturna con Lapo, Calenda non ha dubbi: “La vita notturna a Modena è praticamente morta”

Tuttavia, ricorda con affetto una delle esperienze più divertenti: “La cosa più pazza che abbiamo fatto insieme è stata la partita del cuore. Siamo andati a giocare nella squadra della Ferrari contro quella dei cantanti: io ero in porta, sono arrivato tutto ben vestito, con la divisa Ferrari che era stupenda. C’erano i raccattapalle che mi guardavano con ammirazione per la bellezza degli abiti che avevamo, ma ho preso otto gol”.

Anche Lapo, seppur “incapace di giocare a pallone”, non è passato inosservato. Il politico racconta di come Lapo cercò di marcare Zenga, ma alla fine finì per provocarlo con qualche calcio di troppo. La reazione di Zenga fu secca: “O la smetti o ti gonfio”.

Calenda racconta con il sorriso anche delle difficoltà quotidiane durante la convivenza: “Ci alternavamo con la spesa, ognuno con una certa dose di incapacità, come con la regolazione del termostato. Da noi facevano 40 gradi fissi, non capivamo perché, infatti Lapo andava in giro in pareo”.

Sulle lenzuola, Calenda è ancora più preciso: “Io cambiavo le lenzuola, mentre Lapo ce ne aveva uno solo e l’ho mandato subito a comprarne altre”. Insomma, una convivenza che, tra aneddoti curiosi e piccole disavventure, sembra aver creato un legame speciale.

L’addio al celibato e il rifiuto di commentare Fedez e Tony Effe

Infine, Calenda ha toccato anche il tema dell’addio al celibato che aveva condiviso con Lapo, ma ha fatto sapere che non avrebbe mai rivelato dettagli: “Non ne parlerò mai, non si parla degli addii al celibato, è una delle regole del fight club”.

E quando gli viene chiesto di commentare Fedez e Tony Effe, il politico non ha dubbi: “Non me ne frega niente. Non commento. Una delle cose che ha distrutto la politica sono i politici che commentano Fedez, Tony Effe e Chiara Ferragni, io non li commento”.

Inoltre, ammette candidamente: “Credo di non aver mai sentito nemmeno una canzone di Tony Effe. Sono vecchio, non guardo nemmeno il Festival di Sanremo”.