Il drastico voltafaccia di Carlo Calenda, leader di Azione, nei confronti del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
Uno scontro inatteso illumina il panorama politico italiano. Carlo Calenda, leader di Azione, lascia gli spettatori a bocca aperta durante una diretta televisiva, rivolgendo un attacco implacabile al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. In un epico mea culpa, Calenda ammette di aver errato nel consigliare ai suoi elettori di votare per Gualtieri al ballottaggio delle elezioni romane.
“Dopo aver conseguito il 20 per cento delle preferenze alle elezioni di Roma, ho esortato a votarlo, considerandolo la mia scelta personale. Oggi, non ripeterei più questo consiglio“, ha confessato Calenda, ponendo l’accento sulle falle dell’amministrazione Gualtieri.
La denuncia di Carlo Calenda verso Gualtieri è dura e senza appello: il leader di Azione ha denunciato una gestione cittadina disastrosa e ha lamentato l’inesistenza di proposte concrete. “Il suo mandato è stato un disastro addirittura superiore a quello di Virginia Raggi,” ha riferito il numero uno di Azione, notoriamente critico nei confronti dell’ex sindaco.
La frustrazione del leader di Azione sul termovalorizzatore
E se tale affermazione giunge da Calenda, perennemente in disaccordo con le scelte della Raggi, assume un valore ancora più rilevante. “Rispetto all’amministrazione Raggi, Roma è ulteriormente peggiorata ed è innegabile che i media siano molto più indulgenti con Gualtieri,” ha aggiunto l’ex ministro dello Sviluppo Economico.
Le critiche del leader di Azione non si fermano alla gestione della città, ma toccano anche temi più specifici. In particolare, egli rinfaccia a Gualtieri la sua posizione sul termovalorizzatore, tema caro a Calenda da sempre.
“Ricordiamoci che Gualtieri durante la campagna elettorale riteneva il termovalorizzatore non necessario“, ha ribadito Calenda, “ma non possiamo lasciare che la città affoghi nel degrado in attesa di un cambiamento radicale“. Ecco l’ultima stoccata, un segnale che il conflitto potrebbe essere appena all’inizio.