Calenda rompe con il Pd

Calenda rompe con il Pd

Ieri il leader di Azione ha comunicato la rottura del patto preso con Letta.

“Non intendo andare avanti con l’alleanza con il Pd” ha dichiarato netto Carlo Calenda provocando uno chock nel centrosinistra. A una settimana dalla chiusura delle liste si mescolano di nuovo le carte in tavola. Il 2 agosto la federazione Azione/+Europa ha deciso di allearsi con il Pd. Ma dopo l’arrivo di SI Verdi e Impegno civico nella stessa alleanza pochi giorni dopo si è scatenato il caos che ha soltanto giovato il centrodestra.

In un’intervista al Corriere della Sera Calenda dichiara che la motivazione di aver rotto con la coalizione è stato il fatto di averla resa un’ammucchiata a causa della presenza di Fratoianni, Bonelli e Di Maio. Dopo una settimana di insulti via social in cui non hanno dato grande prova di fiducia servendo su un piatto d’argento motivi al centrodestra per esultare – e insultare questa telenovela – arriva lo strappo. Il leader di Azione però ritiene di aver fatto di tutto per salvare questa alleanza, anche dividere i collegi 90% al Pd e 10% a loro.

Carlo Calenda

Lo strappo tra Letta e Calenda

Secondo Calenda Letta si è trovato davanti a un bivio: “quello tra una scelta riformista o un’alleanza in cui mettere tutto e il contrario di tutto. Alla fine ha scelto questa seconda strada. Ed è stato l’errore di Letta“. Da parte del Pd invece c’è delusione per la decisione del leader di Azione di sfasciare il fronte di centrosinistra. “Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia Calenda” scrive Letta su Twitter.

La decisione è presa e il fronte di Azione che puntava all’indipendenza esulta come ha scritto il deputato Napoli. “Con la scelta di Calenda, Azione recupera piena visibilità e limpida chiarezza nei confronti della confusione generata dalle scelte fatte dal Pd. E offriamo una grande opportunità agli elettori liberali, riformisti ed europeisti di uscire dalla gabbia di illusioni costruita da una destra euroscettica e dominata da pulsioni filo-putiniste.”

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