Gli sviluppi del pressing del Galatasaray su Hakan Calhanoglu, la strategia dell’Inter durante il ritiro americano e le possibili soluzioni.
Hakan Calhanoglu ha lasciato il ritiro dell’Inter negli Stati Uniti alcuni giorni fa, alimentando le voci sul suo futuro. La decisione è stata spiegata da Cristian Chivu come frutto di una strategia più ampia, che non riguardava solo il centrocampista turco. Tenere Calhanoglu in America senza impiegarlo in campo avrebbe solo aumentato le speculazioni, esasperando un clima già teso.
Calhanoglu e il ritiro: una presenza strategica
In effetti, durante il ritiro, Calhanoglu ha svolto soltanto allenamenti personalizzati e non ha preso parte ad alcuna gara. Una situazione che ha contribuito a far rimbalzare, dalla Turchia, indiscrezioni su un suo possibile ritorno in patria, con il Galatasaray indicato come il club pronto a tutto per riportarlo a Istanbul.
La sua recente presenza nella capitale turca, rivelatasi poi legata alla partecipazione a un matrimonio, ha però riacceso le voci. In un contesto così delicato, ogni gesto viene letto come un indizio sul suo futuro.
La posizione dell’Inter: dialogo e niente braccio di ferro
Di fronte a queste dinamiche, l’Inter ha scelto la via del dialogo. Durante il ritiro americano, la dirigenza – presente al completo – ha avuto un confronto schietto con il calciatore. L’agente di Calhanoglu aveva già fatto trapelare l’apertura a valutare nuove esperienze, ma il club nerazzurro ha posto un chiaro paletto: sì al dialogo, no allo scontro.
A oggi, Calhanoglu ha mantenuto un atteggiamento maturo. Non ha rotto con la società, né ha alimentato direttamente le indiscrezioni. Proprio per questo motivo, l’Inter gli ha concesso qualche giorno di vacanza, evitando così un’escalation mediatica.
Il Galatasaray, dal canto suo, continua a lavorare nell’ombra. Si parla di una possibile offerta intorno ai 30 milioni di euro, cifra che potrebbe far riflettere seriamente il club nerazzurro. Tuttavia, l’Inter non vuole privarsi a cuor leggero di una colonna del centrocampo, soprattutto in vista di una stagione piena di incognite.
Per ora, è una guerra di nervi. L’equilibrio regge: Calhanoglu temporeggia, il Galatasaray osserva, l’Inter valuta. La situazione resta fluida, ma la certezza è che ogni mossa sarà decisiva.
