Il ministero dell’Istruzione aveva parlato ieri della possibilità di anticipare la sessione dei test di riparazione dei debiti.
La decisione del ministero dell’Istruzione ha l’aspetto di una vera e propria doccia fredda per gli studenti italiani. Una scelta capace di rievocare brutti ricordi anche a chi, tanti anni fa, si era visto recapitare un debito da parte dei suoi insegnanti: una velata condanna a dover passare l’estate sui libri invece che al mare, sotto un ombrellone.
L’ultima circolare del ministero che si occupa di preparare al meglio gli studenti italiani ha imposto l’obbligo di programmare gli esami di recupero tra il 16 ed il 31 agosto. Un monito che comprometterà, inevitabilmente, anche le vacanze estive dei docenti che dovranno rientrare prima dalle ferie per interrogare i ragazzi rimandati.
Vacanze compromesse
La decisione del ministero si è abbattuta anche sulle famiglie degli studenti che devono saldare i propri debiti per accedere all’anno scolastico successivo. Solitamente, infatti, il periodo in cui si sosteneva gli esami di recupero era quello della prima settimana di settembre.
Genitori di tutta Italia, quindi, saranno costretti a rivalutare i piani per i propri viaggi e le proprie ferie, con la possibilità che Ferragosto si trasformi nella “vigilia degli esami“. Una scelta, quella del governo, che sarà indubbiamente accolta con delle proteste.
