Canada, strage condominio: killer è immigrato italiano

Canada, strage condominio: killer è immigrato italiano

La strage avvenuta ieri in un condominio di Toronto che ha ucciso cinque persone è stata causata da un italiano in lotta con i vicini.

Nella periferia di Toronto c’è stata una strage in un condominio. Un uomo ha ucciso a colpi d’arma da fuoco cinque persone, tre uomini e due donne. A riferirlo è stata la polizia di Toronto che ha identificato il killer della strage di ieri. Si tratta di un immigrato italiano, Francesco Villi, di 73 anni emigrato in Canada con la madre all’età di 17 anni. L’uomo è rimasto ucciso nello scontro a fuoco con gli agenti di polizia dopo la tragedia.

L’uomo era in aperto scontro con i suoi vicini. Da anni infatti aveva molestato i suoi vicini e aveva minacciato il consiglio del condominio perché era convinto che la sala elettrica lo facesse ammalare. Questa strage di condominio è stata paragonata a quella avvenuta nelle settimane scorse a Fidene, nella periferia di Roma dove un uomo di 57 anni ha ucciso quattro donne durante la riunione di condominio. Anche Campiti, il killer di Fidene era da tempo in aperta lotta con i suoi condomini e con l’amministrazione comunale.

Omicidio pistola

La lotta con i condomini durava da anni anche con azioni legali

Tre delle vittime di Villi facevano parte del consiglio del condominio. Anche i video sulla sua pagina Facebook mostrano la sua rabbia e frustrazione contro l’amministrazione condominiale e gli altri residenti così come la sua avversità contro la nocività della sala elettrica. Lo scontro con i condomini non era nuova. Villi aveva perso diverse battaglie legali con il board, che nel 2019 aveva richiesto un provvedimento restrittivo nei suoi confronti per le molestie verso altri condomini.

Un tribunale gli aveva proibito anche di postare sui social. Nei mesi scorsi la società dell’edificio aveva chiesto al tribunale di arrestare Villi e vendere il suo appartamento come sanzione per non aver rispettato la misura dei giudici. Nell’ultimo post prima della sparatoria il killer aveva definito «assassini» i suoi condomini per le azioni legali che avevano intentato contro di lui.

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