Cancro al seno avanzato: un nuovo approccio nella lotta alle metastasi cerebrali

Cancro al seno avanzato: un nuovo approccio nella lotta alle metastasi cerebrali

Un nuovo studio presentato all’Esmo 2024 dimostra l’efficacia di trastuzumab deruxtecan nel trattamento delle metastasi cerebrali.

Il cancro al seno avanzato con metastasi cerebrali rappresenta una delle sfide più difficili per i medici oncologi. Tuttavia, dal congresso Esmo 2024 arrivano buone notizie: un nuovo studio sul farmaco trastuzumab deruxtecan ha dimostrato risultati promettenti. Questo anticorpo farmaco-coniugato, progettato per colpire il recettore Her2, ha evidenziato un tasso di sopravvivenza libera da progressione del 61,6% a 12 mesi nelle pazienti con metastasi cerebrali derivanti da carcinoma mammario Her2-positivo.

Le metastasi cerebrali, che colpiscono circa il 50% delle pazienti con tumore al seno Her2-positivo in fase avanzata, sono sempre state un ostacolo per la terapia. Molti farmaci non riescono a raggiungere efficacemente il cervello, limitando le opzioni a disposizione delle pazienti. Tuttavia, i risultati dello studio Destiny-Breast12 rappresentano un cambiamento significativo nella lotta contro questa malattia. Come riferito da adnkronos.com

Come funziona trastuzumab deruxtecan nelle metastasi cerebrali

Secondo quanto presentato all’Esmo, il farmaco funziona attraverso un meccanismo innovativo. Come ha spiegato Giampaolo Bianchini, professore associato presso l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano: “Trastuzumab deruxtecan appartiene a una nuova classe di farmaci in oncologia. È costituito da un anticorpo monoclonale che riconosce un bersaglio sulla cellula tumorale, la proteina Her2, e da un chemioterapico potente attaccato all’anticorpo tramite un legame che viene rotto all’interno della cellula tumorale.” Questo processo consente al farmaco di agire come un “cavallo di Troia”, trasportando il chemioterapico direttamente nelle cellule tumorali e riducendo le lesioni cerebrali in oltre il 70% delle pazienti. Come riferito da adnkronos.com

Lo studio Destiny-Breast12 ha coinvolto 504 pazienti con carcinoma mammario metastatico Her2-positivo, di cui 263 con metastasi cerebrali. I risultati hanno dimostrato un significativo controllo delle metastasi, con oltre il 61% delle pazienti che ha beneficiato del trattamento per almeno 12 mesi.

Impatto sulla qualità di vita delle pazienti

Direttrice dell’Oncologia 2 presso l’Istituto Oncologico Veneto, ha sottolineato l’importanza di questi risultati: “Le pazienti con metastasi cerebrali, che storicamente presentano una prognosi sfavorevole, hanno raggiunto una sopravvivenza globale molto lunga. A 12 mesi, la sopravvivenza è stata superiore al 90% per entrambe le coorti, con e senza metastasi cerebrali.” Come riferito da adnkronos.com

Questo studio segna un passo importante nel trattamento del carcinoma mammario metastatico, offrendo una nuova speranza alle donne affette da questa patologia. Trastuzumab deruxtecan si sta affermando come un trattamento fondamentale, in grado di migliorare significativamente la qualità della vita anche nelle pazienti con metastasi cerebrali, fino ad ora difficili da trattare efficacemente. Come riferito da adnkronos.com