Olimpiadi 2026, accordo tra Milano e Cortina: pronta la candidatura a due
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Direttore: Alessandro Plateroti

Olimpiadi 2026, accordo tra Milano e Cortina: pronta la candidatura a due

Fisi

Le Olimpiadi 2026 potrebbero essere fatte in Italia. Milano e Cortina sono pronti a proseguire la candidatura, Torino si chiama fuori.

MILANO – Dalla candidatura a tre si passa a quella a due per le Olimpiadi del 2026. Il giorno dopo la chiusura del Governo, Milano e Cortina hanno deciso di portare avanti le pratiche per aggiudicarsi i Giochi invernali anche senza fondi del governo.

La conferma è stata data direttamente da Beppe Sala: “Nel brand olimpico – riporta il sito di Repubblicaci sarà Milano-Cortina 2026. Ieri ho sentito il sindaco di Cortina e mi ha dato l’ok. La mia battaglia non è di arroganza ma in questo momento avare davanti il nome e l’immagine di Milano è un bene per tutti“.

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In mattinata si è cercato in tutti i modi di convincere il sindaco di Torino, Chiara Appennino di tornare sui propri passi ma l’inquilina del Palazzo Civico del capoluogo piemontese non ha cambiato la sua scelta “per una mancanza di chiarezza“. La città della Mole aveva ritirato la propria disponibilità ad ospitare i Giochi per l’assenza di alcune garanzie. Questo ha portato il governo a ritirare i fondi disponibili per i Giochi.

Chiara Appendino
Chiara Appendino

Olimpiadi 2026, caos nella maggioranza. Salvini: “Avanti con Milano e Cortina”

La questione delle Olimpiadi 2026 tiene banco anche nella maggioranza. Matteo Salvini ha confermato il suo appoggio alla candidatura di Milano e Cortina. Sui fondi il vicepremier ha ribadito che “quelli privati ci sarebbero. Se qualcuno dei politici si ritira è dovere degli enti e del governo sostenere chi non lo fa“.

Un’idea che non condivide il MoVimento 5 Stelle. I capigruppo di Camera e Senato hanno confermato la decisione presa nelle scorse ore: “Il sindaco Appendino non ha nessuna responsabilità sulla mancata candidatura a tre. Questa è da attribuire all’arroganza del primo cittadino di Milano. Come ribadito in precedenza se le due città vogliono continuare la candidatura devono trovare da sole le risorse perché lo Stato non può metterci i soldi“.

Una decisione che lascia un po’ sorpreso il presidente della Lombardia, Attilio Fontana: “Se eravamo in tre il Governo i soldi li avrebbe messi, in due no. È un caso curioso comunque sono sicuro che le coperture le possano garantire le regioni e poi trovare privati sponsor“. Una linea più morbida è stata scelta dal governatore del Veneto Luca Zaia: “Spero che la maggioranza dia delle garanzie perché non sarà semplice trovare 400 milioni dieuro. Io spero sempre nell’aiuto del CONI e di un ripensamento da parte del Governo“.

fonte foto copertina https://twitter.com/RaiNews

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ultimo aggiornamento: 29 Maggio 2020 22:18

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