Sapevi che il Canone Rai in realtà non esiste? Ecco cos’è realmente, perché si paga e chi è esente

Sapevi che il Canone Rai in realtà non esiste? Ecco cos’è realmente, perché si paga e chi è esente

Lo sapevate che il Canone Rai in realtà non esiste? Ecco cos’è questa tassa, perché si deve pagare e in quali casi si è esenti

Tra le varie tasse che ogni anno si devono pagare c’è anche il Canone Rai. E’ certamente una delle imposte che fa discutere di più e, ciclicamente, a livello politico c’è anche chi propone di abolirlo. Alla fine però ogni anno va pagato: ma a cosa serve il Canone Rai? I soldi vengono realmente utilizzati per finanziare i vari programmi che vanno in onda sui vari canali della Rai? E ancora, si può essere esenti e non pagarlo? Vediamo allora nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere su questa tassa.

Il Canone Rai non esiste

Iniziamo con il chiarire una cosa: il Canone Rai in realtà non esiste. E’ chiamato impropriamente così, perché inizialmente l’unica emittente televisiva in Italia era la Rai, ma in realtà sarebbe il Canone televisivo, una tassa che si paga per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizione televisive.

Logo Rai

Il Canone televisivo è stato introdotto con il regio decreto-legge numero 246 del 21 febbraio del 1938, convertito poi in legge il 4 giugno del 1938. Una legge che risale dunque all’epoca del ventennio fascista, quando l’Italia non era ancora una Repubblica ma una Monarchia.

In pratica il Canone lo si paga esclusivamente per la detenzione di un apparecchio che consente la ricezione dei programmi televisivi e non dipende dall’effettiva ricezione dei programmi della Rai. Ecco perché chiamarlo Canone Rai è in realtà sbagliato.

Canone Rai: esenzione

In alcuni casi sono previsti delle esenzioni dal Canone televisivo. Sono esenti coloro che hanno 75 anni o più e che hanno un reddito non superiore a 8.000 euro all’anno (compreso quello del coniuge) e che sono in possesso di apparecchi televisivi solamente nel luogo di residenza.

L’esenzione dal Canone Rai riguarda anche chi non detiene televisori o apparecchi adattabili, i militari italiani ma solamente per quel che riguarda gli apparecchi di uso comune nelle varie strutture militare (non c’è l’esenzione per la TV domestica), i militari della NATO di cittadinanza straniera, gli agenti diplomatici e consolari, le imbarcazioni da diporto, i rivenditori e riparatori di TV (l’esenzione vale per le attività, non per l’abitazione e privata).

Come richiedere l’esenzione dal Canone Rai: il modulo di disdetta

Nel caso non si possieda un apparecchio televisivo, è possibile richiedere l’esenzione dal pagamento del Canone Rai compilando l’apposito modulo dell’Agenzia delle Entrate in cui, dopo aver inserito i propri dati, si dichiara di non possedere alcun apparecchio atto alla ricezione dei programmi telesivi.

Canone Rai: il costo

Il costo del Canone Rai è di 90 euro annui, il pagamenti avviene insieme alla bolletta dell’impresa della forniture elettrica. Nel caso in cui la bolletta dell’elettricità non sia intestata a nessun componente della famiglia, il Canone Rai va pagato tramite un modello F24 entro il 31 gennaio.

Canone Rai: a chi va?

Solamente una parte del Canone televisivo è destinato alla Rai, che è la televisione pubblica italiana,il resto dell’imposta finisce invece nelle casse dello Stato.