Il caos di Dazn ha sollevato una vera e propria bipartisan e destra e sinistra, che hanno chiesto l’intervento di Autorità.
Il campionato di calcio di Serie A è finalmente tornato. Ma insieme al campionato sono tornati anche i disservizi sulla piattaforma Dazn, un canale di streaming a pagamento. Numerose le polemiche da parte dei tifosi, ma anche dai politici impegnati nella campagna elettorale. Il caos di Dazn ha sollevato una vera e propria bipartisan e destra e sinistra, che hanno chiesto l’intervento di Autorità, per mettere in mora la piattaforma.
Cosa è successo nella piattaforma streaming?
Dopo un primo black out durante la partita Lazio-Bologna, tenutasi ieri pomeriggio, la piattaforma ha inviato un comunicato ai suoi utenti con l’intento di scusarsi della situazione che riguardava Salernitana-Roma e Spezia-Empoli.
I vertici di DAZN hanno spiegato alla Lega che il problema sarebbe stato causato dal fatto che la maggior parte degli utenti ha avviato le procedure di autenticazione in contemporanea. Ma le scuse della piattaforma e l’indicazione per seguire la partita non sono servite.
L’avviso di Dazn: “Se stai riscontrando dei problemi di accesso, utilizza il link nelle Instagram stories per vedere Salernitana-Roma e Spezia-Empoli”. Ma sempre sui social i tifosi si sono scagliati contro la piattaforma, già indisposti a causa dell’aumento del prezzo dell’abbonamento in collaborazione con Sky.
Come se non bastasse, indignata anche la politica in piena campagna elettorale.Ad annunciare per primo il disservizio all’Agicom Mauro Berruto, responsabile sport del Pd. Subito dopo il Tweet di Calenda: “Alla fine è stata semplicemente una fesseria togliere i diritti a Sky.
Peraltro colpendo una grande azienda che aveva investito in Italia e fa anche cinema, serie e cultura”. Anche Matteo Salvini è intervenuto: “Da abbonato a #Dazn #credo che il servizio che stanno offrendo faccia schifo”, il tweet che fa perno sul suo slogan elettorale ‘Credo’.