Capezzone risponde a Sergio Mattarella e ai VIP in fuga da X: ‘Ma dove vogliamo andare?’, il duro affondo e la difesa a Elon Musk.
Ospite del programma “4 di Sera” su Rete Quattro, Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero Quotidiano, ha commentato la decisione di alcuni VIP italiani di lasciare il social X (precedentemente noto come Twitter) in segno di protesta contro il proprietario Elon Musk. Tra questi VIP, Piero Pelù, Elio e le Storie Tese e Sandro Ruotolo sono passati a Bluesky, il social alternativo a X.
Capezzone contro i vip in fuga da “X”
Capezzone ha commentato ironicamente: “Gli stessi che oggi sono indignati per Musk, prima accettavano volentieri imposizioni dall’estero. Ora sono diventati improvvisamente sovranisti”.
In riferimento all’addio di Pelù, Capezzone ha aggiunto in modo provocatorio: “Piero Pelù va via da X? E sti c… Stavo per dire una cosa grave”. Ha poi concluso il suo pensiero con un’altra provocazione: “Andate via da X, ma chissenefrega, nessuno vi nota”.
Il saggista ha ripreso il tema anche nel suo spazio editoriale “Occhio al caffè” su Libero Quotidiano, ironizzando sulle reazioni dei VIP contro Musk. Ha presentato sarcasticamente le loro opzioni: “A. Me ne vado da Twitter, vaffan***o. B. Resto su Twitter ma non posto più. C. Resto su Twitter ma Musk è un tiranno”.
Il direttore editoriale di Libero ha aggiunto: “In tutti i casi, a Musk non importa nulla, mentre la scena è stata occupata da personaggi come Pelù, Elio e le Storie Tese e Milena Gabanelli”.
Capezzone ha sottolineato come, a suo parere, la rilevanza di questi VIP sia insignificante per Musk, liquidando le loro proteste come “folklore”.
Il commento di Capezzone sulla nota di Mattarella e Musk
Capezzone ha anche affrontato la questione della nota di Sergio Mattarella riguardo Musk. Definendo ironicamente il Presidente della Repubblica “Re Sergio”, Capezzone ha affermato che il presidente ha ribadito il concetto di indipendenza italiana, così come aveva fatto in risposta alle critiche di una ministra francese.
Il giornalista ha difeso il diritto di Musk di esprimere critiche, notando che “nessun esponente di centrodestra ha difeso Musk senza prima fare la premessa ‘Mattarella ha ragione’”.
In chiusura, Capezzone ha ripetuto uno dei suoi slogan ricorrenti: “Ma dove caz*** vogliamo andare?”.