Per Capodanno tornano le “zone rosse” e lo stop ai fuochi d’artificio in molte città d’Italia. Ecco dove e le sanzioni.
Mentre a Capodanno 2024 nelle principali piazze sono previsti festeggiamenti con spettacoli e concerti, il Ministero dell’Interno ha varato una strategia basata su “zone rosse” (che ricorda la pandemia da Covid-19) e divieti specifici per i fuochi d’artificio. Ecco in quali città e le sanzioni previste.
Cosa sono le “zone rosse” previste per Capodanno
Le “zone rosse“, come riportato da Today, rappresentano uno strumento di controllo implementato per allontanare soggetti potenzialmente pericolosi da aree critiche.
Il Viminale ha sottolineato che tali provvedimenti “sono particolarmente utili in contesti caratterizzati da fenomeni di criminalità diffusa“. Milano, ad esempio, ha reso inaccessibili a persone con precedenti penali o segnalazioni giudiziarie zone nevralgiche come piazza del Duomo, la Darsena e le aree circostanti alle principali stazioni ferroviarie.
A Bologna, la celebre festa del Vecchione sarà a numero chiuso con un massimo di 9.000 partecipanti, regolamentati tramite l’uso di coupon.
Stop ai fuochi d’artificio
Un altro punto centrale delle ordinanze, aggiunge Today.it, riguarda il divieto di fuochi d’artificio e petardi, motivato sia da ragioni di sicurezza che da considerazioni ecologiche.
Molte città, come Roma e Firenze, hanno stabilito multe fino a 500 euro per chi viola il divieto, con il sequestro immediato del materiale pirotecnico. A Genova e Pisa, inoltre, sono proibiti contenitori di vetro e lattine, per ridurre i rischi legati alla dispersione di rifiuti e alla violenza urbana.
Alcuni centri urbani, come Bolzano e Venezia, hanno invece adottato divieti permanenti sui botti, considerandoli una misura strutturale contro l’inquinamento acustico e l’impatto negativo sugli animali. Qui le sanzioni oscillano dai 50 ai 200 euro.
Anche Napoli, pur senza un’ordinanza specifica, ha limitato la vendita di bevande in vetro, favorendo l’uso di materiali più sicuri.