Proseguono le indagini sul carabiniere ucciso a Roma. Gli inquirenti potrebbero ascoltare Varriale e procederanno al controllo dei tabulati. La difesa chiede la scarcerazione di Natale.
Proseguono le indagini sulla morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma. Gli inquirenti hanno chiesto i tabulati telefonici di tutti i protagonisti della vicenda per fare luce sugli spostamenti e le comunicazioni. Intanto è arrivata la richiesta di scarcerazione di Natale, uno dei due ragazzi americani al momento in carcere per la morte del vice brigadiere.
Carabiniere ucciso a Roma, chiesta la scarcerazione di Natale
Il primo passo della difesa statunitense è stato fatto. Dopo che gli avvocati avevano sollevato dubbi sulla ricostruzione della colluttazione, il legale di Natale ha chiesto la scarcerazione del suo assistito, che non sarebbe coinvolto in maniera diretta o indiretta nella morte di Mario Rega.
Le indagini: Rega e Varriale erano in servizio. Si analizzano i tabulati telefonici
La prima risposta alle tante domande che accompagnano il caso del carabiniere ucciso a Roma viene dal controllo dei turni dei militari. Varriale e Rega erano in servizio nel momento in cui sono andati sul luogo dello scambio con gli americani, Resta da capire perché la vittima non avesse con sé l’arma di ordinanza.
Per chiarire alcuni aspetti della vicenda, gli inquirenti ascolteranno Varriale, il collega di Rega. Il militare dovrà fornire risposte sui loro spostamenti e sulla colluttazione che ha portato alla tragica morte del vice brigadiere. Varriale dovrà inoltre chiarire nuovamente se lui e il collega si siano effettivamente identificati come carabinieri sin dal primo contatto con gli americani.
Gli inquirenti procederanno poi all’analisi dei tabulati telefonici di tutti gli attori della vicenda per completare il complesso puzzle con i pezzi che ancora mancano.