“Avevano il distintivo”, il retroscena sul carabiniere ucciso a Roma

“Avevano il distintivo”, il retroscena sul carabiniere ucciso a Roma

Morte Mario Cerciello Rega, la confessione di uno dei ragazzi americani sul carabiniere ucciso a Roma: avevano il distintivo, lo avrebbero mostrato.

Si arricchisce di nuovi dettagli la morte di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nel corso di una operazione. Nelle intercettazioni, come riportato da il Tempo e poi dal Corriere della Sera, Elder, uno dei due ragazzi americani, avrebbe riferito che i due militari avrebbero mostrato loro i distintivi.

Un colpo di scena nelle indagini se si considera che la difesa si basa sulla prima ricostruzione dei due ragazzi, che avevano riferito di aver fronteggiato due adulti sconosciuti.

Fonte foto: https://twitter.com/_Carabinieri_

Carabiniere ucciso a Roma, la ‘confessione’ di Elder

Non sapendo di essere intercettato, lo scorso 2 agosto Elder avrebbe confessato al padre e a un amico che i due carabinieri avrebbero mostrato i distintivi o qualcosa di simile.

Il ragazzo parla dei tesserini di riconoscimento che i due carabinieri avrebbero estratto ma viene subito interrotto. “Rimani calmo, attieniti alla tua dichiarazione, ripassala punto per punto, ricordatela. Non ci deve preoccupare la tua dichiarazione… durante l’interrogatorio… questo non lo puoi dire. E’ successo e basta“.

La registrazione complica notevolmente la situazione dei due ragazzi americani a c’è il nodo legato al fatto che la confessione non è stata fatta al suo avvocato difensore.

L’indiscrezione giornalistica non è stata confermata ufficialmente dalle autorità né dai legali del giovane.

fonte foto https://twitter.com/carlosibilia

Le accuse ai danni dei due ragazzi americani

I due ragazzi americani sono accusati di concorso in omicidio volontario, lesioni, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. La Procura ha chiesto il giudizio immediato.