Carabiniere ucciso a Roma, il padre di Elder in Italia per vedere il figlio. Intanto spuntano dei nuovi video al vaglio degli inquirenti.
ROMA – Carabiniere ucciso a Roma, il padre di Elder in Italia. Il genitore di uno due fermati è arrivato nella Capitale per vedere il figlio e provare a capire meglio cosa è successo la tragica notte di sabato. Secondo quanto sottolineato dalla famiglia del giovane americano, il viaggio in Italia era stato organizzato per allontanarlo dalla cerchia di amici.
Un viaggio che, però, ha portato il ragazzo statunitense a uccidere un carabiniere. Almeno è questa l’ipotesi degli inquirenti che indagano sull’omicidio che continua ad avere diversi punti da chiarire.
Spuntano dei nuovi filmati
Sull’omicidio del vicebrigadiere Rega sono spuntati dei nuovi filmati. Come riportato da AdnKronos, le telecamere di piazza Mastai e quelle interne ed esterne dell’hotel Visconti e quelle della vicina gioielleria hanno ripreso quanto successo in quella tragica notte. L’unico ‘buco’ riguarda quei quattro minuti dello scontro con i due carabinieri. E proprio su questo si sono concentrate le indagini visto che al momento ci sono diversi dubbi da chiarire.
E la conferenza stampa di ieri ha aumentato il mistero. Le perplessità riguardano il motivo dell’assenza dell’arma da parte di Rega.
I dubbi degli inquirenti
Secondo quanto portato dalla stampa italiana, l’assenza dell’arma di servizio di Mario Cerciello Rega apre a due ipotesi. La prima è che il carabiniere non era in servizio. Una possibilità che porterà il comandante della stazione di Piazza Farnese ad essere ascoltato dalla Procura per capire i motivi della presenza del militare in questa operazione.
La seconda è che Rega era in servizio ma ha dimenticato l’arma in caserma. E in questo caso gli inquirenti si domandano il motivo di un mancato ritorno alla base per recuperarla. Il comandante ha precisato che queste operazioni sono all’ordine del giorno e con pericolo quasi pari a zero. E nelle prossime ore si cercherà di chiarire meglio la vicenda.
fonte foto copertina https://twitter.com/carlosibilia